Colpi d’arma da fuoco su cane randagio. È l’amara sorpresa che si son ritrovati ad affrontare (lo scorso lunedì) i volontari della delegazione Enpa di Cisternino, luogo in cui è avvenuto il fatto. Per il cane non c’è stato nulla da fare. “Scene da far west – scrivono i volontari dell’Enpa” che adesso confidano nelle indagini per tentare di ricostruire nel dettaglio quanto accaduto.
“Hanno sparato ad un cane in mezzo alla strada, accorrete” – questa la prima segnalazione giunta dal volontario di Cisternino. Poi, sul posto, la situazione si è presentata drammatica. Il cane, non solo era gravemente ferito per via del corpo di arma da fuoco, ma anche perché, nel tentativo di fuggire, sarebbe stato investito da un’auto. Il volontario non ha aspettato oltre e, in attesa che arrivasse il medico veterinario convenzionato segnalato dai vigili – a 70 chilometri di distanza – contatta un veterinario di fiducia nelle vicinanze disposto ad aiutarlo subito. Ma per il “cucciolo”, un cane bianco e molto grande, non c’è stato nulla da fare.
“Sapevamo che non c’erano tante speranze ma dovevamo provare – ha raccontato Giancarlo delegato Enpa Cisternino – abbiamo avvolto il cane in una coperta e lo abbiamo portato subito dal veterinario, senza curarci delle spese che avremmo dovuto affrontare. Alle 21 di sera lo abbiamo lasciato in ambulatorio, in buone mani. I medici hanno tentato di tutto ma nella notte non ce l’ha fatta”.
“Adesso – scrive l’Ente Nazionale Protezione Animali dopo aver effettuato denuncia contro ignoti – confidiamo nelle indagini in corso e, tramite il nostro ufficio legale siamo pronti ad andare fino in fondo: i colpevoli/e devono pagare per questa violenza assurda che ha provocato la morte dell’animale” – hanno concluso.
Foto Facebook Enpa – Rete Solidale