La Procura di Brindisi ha scelto di impugnare la revoca dell’arresto disposta negli scorsi giorni nei confronti di Paul Haggis, regista e sceneggiatore premio Oscar, indagato per violenza sessuale e lesioni nei confronti di una 28enne pugliese. Haggis si trovava agli arresti domiciliari dal 19 giugno, prima in stato di fermo, poi su ordinanza, con l’accusa di aver abusato della donna per tre giorni, in particolare dal 12 al 15 giugno, in un b&b situato ad Ostuni.
Lo scorso 29 giugno, su richiesta della stessa Procura, la presunta vittima era stata ascoltata in un lungo incidente probatorio e, all’esito dell’esame incrociato, la gip Vilma Gilli in data 4 luglio, aveva accolto l’istanza di revoca dell’arresto presentata dal difensore del premio Oscar, il penalista barese Michele Laforgia. Adesso, i pm, hanno fatto appello chiedendo al Tribunale del Riesame di rivalutare le esigenze cautelari, nello specifico la possibilità che ci possa essere pericolo di reiterazione del reato, contestando inoltre anche i rilievi della gip sulla tenuta del quadro indiziario dopo l’incidente probatorio.
La giudice, in particolare nell’ordinanza di revoca dell’arresto, aveva evidenziato che “il racconto della persona offesa non solo ha confermato l’assenza di contegni violenti o costrittivi da parte dell’indagato, ma ha rivelato una complessa vicenda che sfuma l’originario giudizio di incapacità di Haggis di resistere ai propri istinti sessuali” e “affievolisce il giudizio negativo della personalità di Haggis quale soggetto incline a esercitare violenza, fisica o psichica”. Queste valutazioni però non sono condivise dalla Procura, che insiste invece per l’applicazione della misura cautelare.