Entro il 2023 il ponte Adriatico potrà avere finalmente la sua pista ciclabile. Inaugurata nel 2016 alla presenza dell’allora premier Matteo Renzi, l’opera da 30 milioni di euro prevedeva una pista ciclabile che però non è mai entrata in funzione. Perché considerata non sicura a causa della presenza del guard rail che, in caso di caduta di un ciclista, poteva causare ulteriori danni. Per sei anni il Comune ha cercato una soluzione che finalmente sembra essere stata trovata.
“I tecnici stanno chiudendo in queste settimane la definizione dei dispositivi da installare sulle barriere – assicura l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso – saranno sistemate delle scocche di protezione in poliuretano”. Dispositivi che dovranno essere installati per tutta la lunghezza del ponte (entrambe le corsie) quindi per quasi due chilometri. Per una spesa di quasi 300mila euro.
Il Comune spera entro l’anno di bandire la gara per la fornitura e di posizionare le scocche entro il 2023 in modo da riaprire al più presto la pista che potrà essere percorsa in sicurezza da ciclisti e dai monopattini. “Questi sistemi di protezione permettono di attutire il colpo nel momento in cui i ciclisti, in caso di caduta, impattano sulla barriera”, ha concluso Galasso.