È ufficialmente partito il lungo corteo del Bari Pride, appuntamento molto atteso dall’intera cittadinanza, soprattutto in vista dello stop per via dell’emergenza sanitaria. Moltissimi i cittadini, baresi e non, che in queste ore stanno colorando la città sfilando per le vie del centro unendosi al coro “Persone diverse, stessi diritti”.
Al corteo, tra i 10mila presenti, partecipa, tra gli altri, anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro, che nel primo pomeriggio aveva lanciato un messaggio alla città affrontando il tema dei diritti indossando una fascia con i colori dell’arcobaleno. Un gesto simbolico che ha scatenato non poche polemiche. “Oggi è una giornata di festa per le associazioni e per i cittadini e per tutte quelle persone che hanno voglia di stare insieme – ha commentato Decaro – il Pride però è anche molto di più. È un momento di confronto e anche una protesta pacifica rispetto al fatto che ci sono tante persone che non vedono riconosciuti ancora i loro diritti. Ognuno di noi qui porta la propria esperienza, io porto l’esperienza del sindaco. Ho visto tanto dolore di tante persone che si sentono discriminate, ho visto anche la gioia di tante persone che grazie alle unioni civili hanno avuto la possibilità di testimoniare il loro amore davanti a tutti. Oggi per noi è una giornata importante. È importante anche per me perché credo che le istituzioni devono stare al fianco delle persone, al fianco dei diritti delle persone. Questa deve essere la città dei diritti di tutti e oggi stiamo difendendo il diritto di amare e di essere se stessi” – ha concluso.
La manifestazione proseguirà sino alle 22. Per consentire lo svolgimento della manifestazione, con apposita ordinanza di Polizia Locale, dalle ore 18.00 di domani, relativamente al passaggio della parata, è istituito il “divieto di transito” sul seguente percorso: piazza Umberto, via Nicolai, via De Rossi, via Piccinni, largo Nitti Valentini, piazza Garibaldi, corso Vittorio Emanuele II, piazzale IV Novembre, lungomare A. di Crollalanza, largo Giannella, luogo in cui si concluderà.