Una strage di civili in un centro commerciale pieno di gente: almeno 18 morti e oltre 50 feriti, di cui sei in condizioni gravi. A Kremenchuk, nella regione di Poltava sulle rive del fiume Dnirpo, nell’Ucraina centrale, oltre mille persone stavano facendo acquisti all’interno dell’Amstor, 300 metri dalla stazione ferroviaria, quando poco prima delle 16 locali due missili russi lo hanno centrato.
Ma per le autorità il conteggio delle vittime potrebbe crescere ancora, viste le difficoltà a domare l’incendio seguito al bombardamento e i timori di persone rimaste sotto le macerie dell’edificio di oltre 10 mila metri quadrati, ora completamente distrutto.
Secondo le prime ricostruzioni dell’esercito di Kiev, l’attacco è stato compiuto con due missili a lungo raggio Kh-22 sparati dalla regione russa di Kursk da bombardieri Tu-22M3, decollati dalla base di Shaykovka.
L’obiettivo colpito non costituiva un “pericolo per l’esercito russo” e non aveva “nessun valore strategico”, ha denunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo cui l’attacco ha preso deliberatamente di mira “il tentativo delle persone di vivere una vita normale, che fa arrabbiare così tanto gli occupanti”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky denuncia come un “atto terroristico spudorato” il raid russo. Un crimine contro l’umanità. Un chiaro e cinico atto di terrore contro la popolazione civile”. Immediata è giunta anche la condanna internazionale. Dal G7, il premier britannico Boris Johnson ha puntato il dito contro “la profondità della crudeltà e della barbarie” di Vladimir Putin mentre il segretario di stato americano, Antony Blinken, ha detto che “il mondo è inorridito”. Non è la prima volta che Kremenchuk viene colpita dall’inizio del conflitto.
Dopo oltre quattro mesi di guerra, intanto, in Ucraina le stragi continuano a emergere anche a distanza di tempo sotto la coltre della devastazione. A Mariupol, ormai da più di un mese definitivamente sotto il controllo di Mosca dopo la caduta anche dell’acciaieria Azovstal, dove i filorussi hanno detto di aver trovato finora i corpi di 172 soldati ucraini, più di 100 cadaveri sono stati scoperti sotto le macerie di “una casa distrutta dall’esplosione di una bomba” nel distretto di Livoberezhny, secondo il consigliere del sindaco Petro Andryushchenko.
Foto Anton Gerashchenko