Cinquantamila persone. Cinquantamila voci, cinquantamila cellulari in alto per il Comandante. Vasco Rossi, 70 anni, compiuti a febbraio scorso, e una carica da adolescenti ha cantato per due ore e mezzo sul palco del San Nicola. Ha omaggiato il suo pubblico che era lì ad attenderlo dal primo pomeriggio, nonostante il caldo afoso. Ma Vasco si sa, può tutto. Anche rimettere insieme tante persone dopo due anni di pandemia. E allora le voci erano più forti e gli applausi più rumorosi per il primo grande concerto a Bari dopo gli anni di paura della pandemia.
Vasco ha cantato i suoi grandi successi. Vecchi e nuovi: dal IX comandamento a L’uomo più semplice. Poi ancora Ti prendo e ti porto via, Se ti potessi dire, Senza parole, Amore… aiuto, Muoviti!, La pioggia alla domenica, Un senso, L’amore, l’amore, Interludio, Tu ce l’hai con me, C’è chi dice no, Gli spari sopra, Stupendo, Siamo soli, Una canzone d’amore buttata via, Ti taglio la gola, Rewind, Delusa, Eh già, Siamo qui, Sballi ravvicinati del terzo tipo, Toffee, Sally, Anima fragile, Siamo solo noi, Vita spericolata, Canzone. Il cantante di Zocca ha attraversa i suoi oltre 40 anni di successi e ha chiuso come da tradizione con Albachiara. Dal palco parole di affetto e di gratitudine verso un pubblico, il suo pubblico, che non ha età e che mette insieme padri e figli. Generazioni diverse che in Vasco si ritrovano. Pubblico in delirio quando a salire sul palco è stato Luca Medici (in arte Checco Zalone). Vasco poi si è rivolto a tutti: “Amo la Puglia, amo il Sud. C’è una voce che circola da anni: io non ho mai parlato male del sud. E’ una fake news. Io non ho mai parlato male del sud. Siete un popolo fantastico, si sta meglio al sud che al nord”. “Se devi sognare… esagera” – canta Vasco dal palco. E per una notte il sogno per Bari è stato davvero “esagerato”.