Si è conclusa alle 14.30 la prima giornata di esami di Stato per tanti studenti pugliesi (e non solo) alle prese con la tanto attesa maturità. Oltre 15mila, in particolare, gli studenti tra le province di Bari e Bat che in mattinata si sono cimentati con le tracce previste.
Da Pascoli a Verga, sino a Liliana Segre, ma anche alla pandemia e l’ambiente, sono solo alcuni dei temi previsti che hanno impegnato per ore gli studenti in un testo scritto. Non tutti però sono stati contenti della scelta effettuata dal Ministero dell’Istruzione. Se per alcuni si è trattato di prove “scontate” quindi semplici da intuire e portare a termine, per altri le attese sono state “disilluse”, tra queste quella di poter parlare del conflitto in Ucraina, traccia che molti si aspettavano di dover affrontare.
“Non sono stata molto contenta delle tracce – ha raccontato una maturanda Barese – è andata bene, ma speravo in qualcosa di diverso. La traccia di tipologia C, per esempio, non offriva nessuna opportunità di esprimersi. Speravo che, dopo il momento storico vissuto, avessimo l’opportunità di parlare di pandemia affrontandolo dal punto di vista di noi giovani, invece era incentrato dal punto di vista politico istituzionale, senza nessun cenno ai cambiamenti che questi due anni hanno portato a livello emotivo e sociale. Ho scelto infine di commentare il testo “La sola colpa di essere nati” di Gherardo Colombo e Liliana Segre, nella speranza di poter esprimere al meglio un tema che purtroppo è ancora oggi all’ordine del giorno, l’odio nei confronti dell’altro” – ha concluso.
“Non sono troppo felice delle tracce – ha raccontato un’altra maturanda – potevano trovare qualcosa di più interessante e attuale, come il conflitto in Ucraina o la guerra. Ci sarebbe stato moltissimo da parlare e avrebbe portato a riflettere. Il Covid ha stancato, avrei preferito non trovarlo anche nelle tracce d’esame. Ma non erano difficili, si potevano sviluppare tutte con facilità” – ha concluso. Diversa l’esperienza per un maturando che invece ha scelto proprio la traccia riguardante l’emergenza sanitaria. “Mi è piaciuta molto la traccia, mentre un po’ meno le altre, come ad esempio quella che riguardava i social, secondo me non aveva per niente senso” – ha concluso.
Secondo quanto emerso dai dati del Governo, la traccia che parte da un brano tratto dal libro “Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello”, di Vera Gheno e Bruno Mastroianni, dedicata alle potenzialità e ai rischi di un mondo iperconnesso, è la più scelta dalle studentesse e dagli studenti che oggi hanno affrontato la prima prova scritta dell’Esame di Stato. È stata infatti svolta dal 21,2% dei maturandi. Il 18% delle candidate e dei candidati ha invece optato per la traccia che parte da un brano tratto dallibro “La sola colpa di essere nati”, di Gherardo Colombo e Liliana Segre, che proponeva una riflessione sulle leggi razziali. Al terzo posto, con il 16,5% delle preferenze, l’analisi del testo tratto da “Nedda. Bozzetto siciliano” di Giovanni Verga. Il 15,8% dei candidati si è cimentato con il tema della musica, a partire da un brano tratto da “Musicofilia” di Oliver Sacks. Il 14% delle studentesse e degli studenti ha scelto la traccia che partiva da un passaggio del libro “Perché una Costituzione della Terra?” di Luigi Ferrajoli. L’11,6% ha preferito quella che faceva riferimento al discorso pronunciato l’8 ottobre 2021 alla Camera dei Deputati dal Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi. Infine, il 2,9% delle studentesse e degli studenti ha scelto l’analisi della poesia “La via ferrata” di Giovanni Pascoli. La traccia più scelta a livello nazionale è anche quella preferita negli Istituti tecnici (24%) e negli Istituti professionali (26,9%). Nei Licei i ragazzi hanno preferito la traccia su Verga (21,5%).
Domani sarà la volta della seconda prova scritta, specifica per ciascun indirizzo. La prova avrà infatti per oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. La predisposizione della seconda prova quest’anno sarà affidata ai singoli Istituti, in modo da tenere conto di quanto effettivamente svolto, anche in considerazione dell’emergenza sanitaria.