La pizza non si tocca. Soprattutto a Napoli. E non può diventare un privilegio per pochi. “Deve restare un prodotto per tutti, venderla a 65 euro è un’offesa alla tradizione”. Gino Sorbillo, famoso pizzaiolo partenopeo, risponde a Flavio Briatore che si era reso protagonista di un’invettiva contro la categoria: “Che prodotti usate se la vendete a così poco? Le mie pizze costano anche 65 euro” le parole dell’imprenditore.
“E’ una provocazione per farsi pubblicità – ha replicato Sorbillo che ha poi regalato pizze ai passanti in via dei Tribunali – Briatore vuole sapere perché la mia pizza costa così poco? Perché le ottime farine, i migliori sammarzano, il fior di latte nostrano e il miglior olio d’oliva non fanno andare il costo di questo prodotto oltre i 5, 6, massimo 7 euro. Noi sfamiamo ragazzi, anziani, persone che non possono permettersi i posti chic dove vanno gli amici di Briatore. E’ la nostra tradizione – conclude – e non accettiamo provocazioni”.