Nel paesino in cui vive c’è solo un punto di primo intervento, così, una mamma, affronta quaranta chilometri su strade tortuose per poter partorire. È quanto accaduto ad una donna che vive a Motta Montercorvino, piccola comunità situata sui Monti Dauni.
La piccola, non poteva proprio aspettare, così, la notte scorsa, la sua mamma ha dovuto prima chiamare un’ambulanza che la portasse all’ospedale Riuniti di Foggia, poi ha affrontato il parto in ambulanza, mentre gli operatori la trasportavano sulle strade tortuose della zona. Ora le due, la piccola e la mamma, stanno bene e sono state affidate alle cure dei sanitari.
Ad aiutare la neo mamma, protagonista di un parto rocambolesto, l’equipe del 118 che l’ha supportata nel corso di tutto il tragitto. “Un’altra splendida notizia, come tante ne registriamo durante il nostro lavoro – ha commentato il direttore della Centrale Operativa 118 di Foggia, Stefano Colelli – ancora una volta protagonisti gli operatori del Servizio 118 di Foggia. Medici e operatori di centrale stanno sempre più riallacciando quel rapporto di collaborazione interrotto da tempo tra la Centrale Operativa e il territorio. Un territorio in cui, però, è quanto mai necessario potenziare il servizio per renderlo pienamente efficace attraverso una adeguata dotazione di personale che, peraltro, è costretto a operare in scenari anche complessi se si pensa alla percorribilità di molte strade dei Monti Dauni” – ha concluso.
Non si tratta del primo caso di parto in ambulanza, proprio durante i primi giorni del mese di giugno, anche la piccola Sara è venuta al mondo nel tragitto che da Vieste porta a San Giovanni Rotondo.
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