L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro amplia l’offerta formativa per l’anno accademico 2022-2023 attivando il nuovo corso di laurea in Biotecnologie Industriali e Farmaceutiche (BIF), primo corso di studi interclasse LM-8/9 di questo tipo in Italia. Bif si affianca alle altre lauree magistrali già presenti in Biotecnologie Mediche e Molecolari, LM-8 (BMMM) e Biotecnologie per la Qualità e la Sicurezza degli Alimenti, LM-7 (BQSA).
Le biotecnologie in quanto tecnologie abilitanti (Key Enabling Technology) hanno una forte vocazione industriale e l’industria biotech rappresenta un settore strategico per l’economia e il benessere sociale ed ambientale del nostro Paese. In uno scenario competitivo globale sempre più tecnologico, è strategico puntare sempre più sull’innovazione di prodotto e di processo attraverso una stretta interazione tra le biotecnologie, la chimica e la ricerca farmacologica innovativa.
L’istituzione del corso di studi interclasse Bif risponde a questi bisogni proponendo un’offerta multidisciplinare a ponte tra: le biotecnologie industriali che permettono di avere prodotti ad alto valore aggiunto con una maggiore efficienza in termini di costi e sostenibilità ambientale. Tra le iniziative strategiche del Green Deal europeo, la transizione verso una economia circolare è fondamentale per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050 e le biotecnologie industriali avranno un ruolo cardine.
Le biotecnologie applicate alla salute che aiutano a vivere più sano e più a lungo offrendo diverse soluzioni terapeutiche per numerose patologie. Attualmente il 50% di tutti i nuovi farmaci sono prodotti biotecnologici e secondo stime Ocse nel 2030 l’80% dei prodotti farmaceutici deriveranno dalla ricerca biotecnologica.
Il corso di Laurea è aperto ai laureati in Biotecnologie (classe L-2) e Scienze Biologiche (classe L-13). Il piano formativo si sviluppa in un percorso comune al primo anno per l’acquisizione di competenze applicative avanzate (metodologie bioinformatiche, genetica avanzata, sviluppo e design di modelli di bioraffinerie, bioingegneria, chimica farmaceutica e tecniche immunologiche), che al secondo anno, evolve in due curriculum differenti approfondendo conoscenze e acquisendo competenze nel settore industriale (biomateriali innovativi, nanobiotecnologie, impatto ambientale dei processi industriali e biorisanamento) e nel settore farmaceutico con particolare riferimento alla produzione e allo sviluppo dei biofarmaci (vaccini di nuova generazione, farmaci ricombinanti, nuove terapie, anticorpi monoclonali, controllo di qualità, drug delivery, farmacologia avanzata).
Tali competenze consentiranno ai laureati di ricoprire ruoli di elevata responsabilità in attività di ricerca, sviluppo, produzione e servizio in numerosi ambiti delle biotecnologie industriali e farmaceutiche.
La figura del biotecnologo industriale e farmaceutico sarà quindi una figura ricercata con capacità di affermarsi in diversi ambiti quali: centri di ricerca pubblico e privati; ricerca e sviluppo nell’industria farmaceutica e/o chimica e nelle imprese biotech con particolare riferimento all’ innovazione di processo e di prodotto; reparti di produzione, validazione e quality control; laboratori di diagnostica, monitoraggio e risanamento ambientale
Il corso di studi Bif amplia l’offerta formativa in ambito biotech erogata dall’Ateneo barese e, nello specifico, dal dipartimento di Bioscienze che negli ultimi anni ha sviluppato notevolmente il rapporto tra università e imprese nel settore del biotech industriale e farmaceutico, essendo, tra l’altro, promotore dell’ adesione dell’Ateneo barese al Consorzio Italbiotec, un ente pubblico/privato senza scopo di lucro, la cui missione è incentrata sulla promozione delle biotecnologie attraverso la collaborazione tra Università, Centri di Ricerca e industrie, a livello nazionale e internazionale in un contesto multidisciplinare.