L’Unione Europea userebbe indicatori ingannevoli per misurare la riduzione dei pesticidi. L’accusa arriva da alcune Ong (organizzazioni non governative), che puntano il dito proprio contro l’Unione Europea, che, a detta loro, pur puntando ad impegnarsi per ridurre l’utilizzo dei pesticidi in agricoltura, utilizzerebbe degli indicatori ingannevoli, i quali non sarebbero in grado di misurare l’effettivo grado di tossicità finendo con il discriminare l’agricoltura biologica.
“Come noto – spiega il Codacons- l’Ue che in un primo momento aveva dichiarato l’obiettivo di dimezzare l’utilizzo dei pesticidi in territorio europeo, aveva poi, a marzo, congelato il piano, data la guerra in Ucraina. Un report della Ong Global 2000 aveva però posto l’allarme sul fatto che gli indicatori che dovrebbero misurare l’uso dei pesticidi fosse formulato in modo ingannevole. Non solo. L’indicatore sovrastimerebbe anche il rischio delle sostanze naturali utilizzate in agricoltura biologica rispetto alle sostanze sintetiche”.
“Segnalazioni di questo tipo portano la nostra Associazione, da sempre in primissima linea per la tutela dell’ambiente e della salute umana, ad attivarsi immediatamente per capire che cosa sta esattamente succedendo. Non è la prima volta – denuncia il presidente Nazionale del Codacons, Marco Donzelli – che poniamo il riflettore sulla politica europea in tema di sostanze potenzialmente nocive per l’ambiente e per la salute umana, e non ci fermeremo finché non si interverrà nel modo giusto. Per questo motivo segnaleremo l’accaduto all’antitrust e presenteremo una denuncia-querela alla Procura della Repubblica per chiedere indagini approfondite.”