Giorno 111esimo di guerra in Ucraina: la Russia ha intimato di arrendersi alle forze ucraine asserragliate nell’impianto chimico Azot della città orientale di Severodonetsk entro le prime ore di oggi. Secondo quanto riporta il Guardian, il generale Mikhail Mizintsev, l’ufficiale che era a capo dell’assedio di Mariupol, ha detto che i combattenti dovrebbero “fermare la loro insensata resistenza e deporre le armi” a partire dalle 8 del mattino ora di Mosca.
Ieri il sindaco Oleksandr Stryuk ha affermato che dentro la fabbrica ci sono anche 560 civili. Intanto secondo il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, per resistere agli attacchi russi, l’Ucraina ha bisogno di “più armi pesanti”.
Russia e Ucraina stanno procedendo ad uno scambio di corpi delle rispettive forze armate caduti nel corso del conflitto. I corpi di 56 soldati russi vengono rimpatriati in Russia dal governo ucraino. Allo stesso tempo, i corpi di altri 64 soldati ucraini morti durante la difesa dell’acciaieria Azovstal a Mariupol sono stati rimpatriati nel territorio controllato dal governo, ha affermato oggi il ministero dei Territori temporaneamente occupati dell’Ucraina. Questo è il terzo scambio di corpi soldati che ha avuto luogo finora, ha detto Kotenko.
Oggi si riuniranno i ministri della Difesa di 47 Paesi del mondo e proveranno a mettere a punto la strategia per un cessate il fuoco e la pace.