Hanno manifestato oggi in piazza Prefettura le associazioni dei consumatori per dire no alle speculazioni e agli aumenti ingiustificati dei prezzi. La manifestazione delle ‘pentole vuote’ ha interessato tutte le principali città italiane.
La pentola vuota è il simbolo della difficoltà delle persone e delle famiglie che faticano ormai a soddisfare bisogni essenziali, come mettere insieme quotidianamente il pranzo con la cena. “Non si tratta di un generico né temporaneo aumento dei prezzi, ma di una vera e propria corsa al rialzo, alimentata da ingiustificabili fenomeni speculativi, che sta costringendo le famiglie a rinunce e privazioni che avranno importanti conseguenze sull’intero sistema economico. In questo modo nel Paese crescono disuguaglianze, povertà energetica e povertà alimentare” – affermano le associazioni dei consumatori.
“C’è solo speculazione in giro – spiega a Borderline24, Pino Salamon, presidente dell’Adoc Puglia – Non si tratta di aumenti dei prezzi giustificati. Il Governo deve intervenire indicando delle quote fisse finche non cessa questo periodo straordinario di uscita dalla pandemia e l’inizio di una guerra. Andando avanti in questo modo – continua- la gente spenderà sempre di meno, soprattutto a partire da settembre. Se il caffe costa 1,2 euro anziché prenderne tre, il consumatore ne prenderà due”.
Più di un quarto delle famiglie- spiegano le associazioni- si trova già in grave difficoltà e sta riducendo, fino anche a privarsene, consumi essenziali come quelli alimentari, sanitari e di cura della persona. L’inflazione nel 2022 ha già raggiunto il 6,5%, come non accadeva dai primi anni ’90, e il previsto rialzo dei tassi d’interesse porterà all’aumento anche delle rate di mutui e prestiti.
“I rincari a cui stiamo assistendo – precisano – hanno avuto finora solo timide reazioni del governo, che si è limitato a misure di carattere emergenziale e temporaneo, come la tassazione sui superprofitti delle società dell’energia, gli sgravi parziali per alcune imprese e la riduzione degli oneri fiscali sulle bollette, ma rinviando i necessari interventi di carattere strutturale che da tempo rivendichiamo per arginare una crisi che si prospetta non di breve periodo”.
Le associazioni hanno presentato una serie di interventi per calmierare i prezzi e combattere la speculazione, chiedendo al Governo di includere i rappresentanti dei consumatori tra le Parti sociali per confrontarsi sul contrasto alla povertà energetica, sul sostegno alle famiglie e ai soggetti più fragili, sulla determinazione e sorveglianza dei prezzi, sui carichi fiscali.