Bombardato per due volte dall’esercito russo tra ieri sera e la notte scorsa l’impianto chimico Azot a Severodonetsk, dove si sono rifugiati circa 800 civili, 200 dipendenti e circa 600 residenti. Almeno due officine sono state colpite, tra cui una per la produzione di ammoniaca.
“L’invasione russa dell’Ucraina deve finire. Ma finché ciò non accadrà, abbiamo bisogno di azioni immediate: 1. Dobbiamo portare stabilità ai mercati alimentari ed energetici globali. 2. Abbiamo bisogno di rendere immediatamente disponibili risorse per aiutare i Paesi e le comunità più povere”: lo scrive in un tweet il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.
Le truppe ucraine hanno ucciso ieri 30 soldati russi ed hanno distrutto tre depositi di munizioni, due veicoli corazzati da combattimento e quattro veicoli militari di Mosca: lo ha reso noto il comando operativo Sud di Kiev, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.
La Russia ha schierato altri 30 carri armati T-62 a Vasylivka, un villaggio a circa 35 chilometri a sud di Zaporizhzhia (sud): lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa ucraino, Oleksandr Motuzianyk, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.
Le forze ucraine hanno lanciato oltre 1.100 attacchi aerei contro l’esercito russo dall’inizio della guerra il 24 febbraio scorso. Lo ha reso noto il comando dell’aeronautica di Kiev, precisando che sono stati colpiti obiettivi come armamenti, truppe e centri logistici. Lo riporta il Kyiv Independent.
“Siamo impegnati a fornire tutte le apparecchiature e gli strumenti necessari all’Ucraina per essere in grado di resistere alle avanzate russe e respingerle dove è possibile”. Lo afferma il consigliere alla Sicurezza Nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan, secondo quanto riportano i media statunitensi. “Siamo preoccupati da ogni atto di aggressione della Russia, da ogni centimetro di territorio ucraino che occupano, che bombardano e che distruggono”. aggiunge Sullivan. E per questo “siamo impegnati a fornire” le armi necessarie per consentire a Kiev di resistere.
Le spoglie del giornalista Frédéric Leclerc-Imhoff, morto in Ucraina, sono arrivate in Francia nella notte, accolte da membri della sua famiglia, dai suoi cari e dalla ministra francese della cultura, Rima Abdul Malak. Al suo arrivo all’aeroporto di Bourget.è stato osservato un momento di raccoglimento. (Ansa)