“Li odio. Sono bastardi e imbranati. Vogliono la nostra morte, quella della Russia. E finché sono vivo, farò di tutto per farli sparire”. Un attacco choc quello del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo ed ex presidente della Federazione russa, Dmitry Medvedev contro i nemici della Russia.
Per il ministro degli esteri Luigi di Maio sono “gravissime e pericolose le affermazioni di Medvedev. Sono parole inaccettabili, che ci preoccupano fortemente anche perché arrivano dal vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo. Non è un segnale di dialogo, non è un’apertura verso un cessate il fuoco, non è un tentativo di ritrovare la pace, ma sono parole inequivocabili di minaccia verso chi sta cercando con insistenza la pace. E’ doveroso – prosegue Di Maio – smettere di alimentare tensioni con provocazioni e minacce. Le affermazioni che arrivano oggi, invece, non lasciano dubbi e allontanano da parte russa la ricerca della pace. Piuttosto danno linfa a una campagna d’odio contro l’Occidente, contro quei Paesi che stanno cercando con insistenza la fine delle ostilità in Ucraina”.
Intanto due ospedali sono stati distrutti dai bombardamenti russi a Severodonetsk e Rubizhne, nell’Ucraina orientale, come mostrano le nuove immagini pubblicate dalla Cnn. Le aree residenziali di Severodonetsk sono totalmente sotto il controllo russo. Dopo giorni di furiosi combattimenti, con continue rivendicazioni di capovolgimenti di fronte, la città più a est in mani ucraine sembra definitivamente caduta. E con il suo centro urbano, il 97% della regione di Lugansk è passato nelle mani di Mosca.
Mariupol invece è sull’orlo di un’epidemia “esplosiva” di colera: sta “letteralmente annegando” nelle acque contaminate dai rifiuti e dalla decomposizione di sepolture improvvisate, aggravate dall’arrivo del caldo. Lo ha detto il vicesindaco della città ucraina Sergei Orlovio, sottolineando – secondo quanto precisano alcuni siti ucraini – che le forze d’occupazione russa hanno messo la città in quarantena.
Il presidente Zelensky ha annunciato che l’Ucraina sospenderà tutte le esportazioni di gas e carbone, in vista di quello che secondo lui sarà “l’inverno più difficile di tutti a causa della guerra”. Oggi incontro in Turchia tra Lavrov e il ministro degli Esteri turco Cavusoglu sulla questione del grano.