Al via, dalla Puglia, la prima rete portuale turistica regionale d’Italia. Si tratta, in particolare, di un progetto pilota, presentato nel corso di un incontro tenutosi al Salone nautico di Venezia. L’obiettivo, ha spiegato Marino Masiero, presidente Assonautica Venezia e vicepresidente nazionale dell’associazione di categoria della nautica da diporto, è quello di trasformare il turismo costiero in un “coacervo di imprese che collaborano tra loro”.
Dalla nautica, alla pesca sportiva, sino ad arrivare al campeggio, ma non solo. “Oggi – ha sottolineato Masiero – la portualità turistica italiana ha un grande potenziale ma è disgregata: non ci conosciamo tra noi. Vogliamo porre le condizioni perché l’offerta portuale turistica pugliese diventi internazionale e attiri persone da tutto il mondo, che portino benessere, lavoro e socialità” – ha concluso.
L’intento finale è quello di portare gli operatori portuali turistici ad avere un dialogo costante con l’indotto da cui sono circondati. La nascita della rete portuale turistica pugliese rafforza, di fatto, il rapporto di collaborazione tra Veneto e Puglia. “Marine di Puglia – ha detto Giuseppe Danese, presidente del Distretto della Nautica di Puglia – è un network che abbraccia l’intera regione (21 porti) e si estende a un tratto di Basilicata. Il progetto mira ad attrarre turisti internazionali tramite i porti uniti in rete tra loro, turisti che siano poi invogliati a visitare le città dell’entroterra scoprendone cultura, enogastronomia, storia” – ha concluso.
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