E’ cominciata l’ultima settimana prima del voto in programma domenica 12 giugno 2022 (il 26 giugno si terranno eventuali ballottaggi) che coinvolgerà complessivamente 980 amministrazioni comunali a livello nazionale e 50 in Puglia. Sempre il 12 giugno gli elettori saranno chiamati a decidere su cinque referendum popolari abrogativi. In Puglia le elezioni amministrative interessano 50 Comuni su 257 totali. Si voterà in diciotto comuni con popolazione legale superiore alla soglia dei 15mila abitanti, con il sistema elettorale maggioritario a doppio turno. Nei restanti 32 Comuni (con popolazione legale inferiore ai 15mila abitanti) si voterà con il sistema maggioritario secco.
Area metropolitana di Bari – Si voterà ad Alberobello, Bitonto, Cassano delle Murge, Castellana Grotte, Giovinazzo, Gravina, Molfetta, Polignano a mare, Sammichele di Bari, Santeramo in Colle, Terlizzi. A Bitonto Domenico Damascelli, candidato di centrodestra, proverà a scippare il governo della città dopo il il regno decennale di Michele Abbaticchio. ll M5S corre da solo con Maria Bufano a Bitonto ma non a Molfetta, dove la lista è tra quelle che sostengono l’ex pm Lillino Drago. Qui l’avversario da battere è il sindaco uscente Tommaso Minervini, a capo di 11 liste civiche. Il centrodestra, invece, punta su Pietro Mastropasqua, mentre Giovanni Infante è a capo di due liste di sinistra. A Polignano, travolta dallo scandalo che ha portato fra gli altri all’arresto dell’ex sindaco Domenico Vitto, è corsa a quattro: il Pd con Enzo Capobianco, il M5S con Maria Laghezza. Valeria Pedote è la cadidata del centrodestra mentre la sinistra sta con Vito Carrieri. A Giovinazzo, Michele Sollecito, il vicesindaco uscente, è a capo di civiche fra cui Con, una delle liste che fanno capo a Emiliano. Popolari per Emiliano, invece è in compagnia del Pd a sostenere Maria Rosaria Pugliese. Daniele De Gennaro corre con liste di sinistra. Qui il centrodestra non è pervenuto. A Terlizzi, dopo il ritiro di Pietro Ruggiero come candidato di centrodestra, è Nino Allegretti il neosfidante di Michelangelo De Chirico, candidato del centrosinistra unito. Mentre Fratelli d’Italia ha tra i suoi candidati il sindaco uscente Ninni Gemmato.
Barletta – Elezioni queste a Barletta che si sono rese necessarie dopo che l’ex sindaco Cosimo Cannito è stato sfiduciato a metà ottobre, con le urne che così torneranno ad aprirsi con un anno di anticipo. In totale saranno quattro i candidati in corsa. Nonostante tutto, per il centrodestra sarà ancora in campo Cosimo Cannito mentre il centrosinistra ha scelto di puntare su Santa Scommegna. Il Movimento 5 stelle andrà per conto proprio con Maria Angela Carone, con Italia viva che invece appoggerà Carmine Doronzo.
Taranto – Dopo essere stato sfiduciato lo scorso novembre, sarà di nuovo in campo in queste elezioni amministrative a Taranto l’ex sindaco uscente di centrosinistra Rinaldo Melucci che, per i sondaggi, sarebbe il grande favorito del voto. Il principale sfidante sarà Walter Musillo, ex del Partito democratico che sarà sostenuto da tutti i partiti del centrodestra oltre che da diverse liste civiche. In queste elezioni comunali saranno in campo a Taranto anche il giornalista Luigi Abbate e l’attuale consigliere comunale Massimo Battista.
Province di Foggia e Lecce – Si va al voto in 12 comuni della provincia di Foggia, tutti con popolazione inferiore ai 15mila abitanti. Il comune più piccolo è quello delle Isole Tremiti con i suoi 455 abitanti. Alle urne delle amministrative andranno anche gli abitanti di 16 comuni del leccese, tra cui Galatina e Galatone, unici due comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti. Si voterà ad Aradeo, Castrignano de’ Greci, Castro, Guagnano, Leverano, Matino, Melendugno, Ortelle, Otrano, Ruffano, Salice Salentino, San Cassiano e San Cesareo di Lecce.
Il referendum – Sempre il 12 giugno, invece, si voterà per i cinque referendum sulla Giustizia, approvati negli scorsi mesi dalla Corte Costituzionale: gli argomenti all’esame dei lettori riguarderanno l’abolizione (o meno) della legge Severino, il progetto di riforma del Consiglio Superiore della Magistratura. la custodia cautelare, un’equa valutazione dei magistrati e la separazione delle loro funzioni.
Regole anti covid – Per l’ingresso ai seggi devono essere previsti percorsi dedicati e distinti d’ingresso e uscita, da identificare attraverso apposita segnaletica. Bisogna evitare assembramenti nei seggi, anche con il contingentamento degli accessi e, se necessario, istituendo delle aree di attesa all’esterno dell’edificio. All’interno dei seggi deve sempre essere assicurato il distanziamento di almeno un metro sia tra i componenti del seggio stesso che tra loro e gli elettori. Può essere richiesta una maggiore distanza quando si deve identificare l’elettore, a cui verrà chiesto di rimuovere la mascherina per pochi secondi per poter effettuare il riconoscimento. Nei locali in cui si vota devono esserci delle finestre per un continuo ricambio dell’aria. Inoltre in tutti i seggi devono essere presenti dispenser per il gel igienizzante sia negli spazi comuni che in ogni singola sezione. Gli elettori con febbre o sintomatologia respiratoria sono invitati a non uscire di casa e non recarsi al seggio. Per chi è in isolamento in ospedale o a casa sono comunque previste specifiche modalità per votare. Per gli elettori sarà obbligatorio indossare la mascherina (almeno chirurgica) per l’accesso ai seggi. Così come l’obbligo varrà per chiunque acceda ai locali dove si svolge il voto, compresi i rappresentanti di lista. L’elettore, quando accede al seggio, deve igienizzarsi le mani: l’operazione dovrà essere ripetuta prima di ricevere scheda e matita per votare.