I maggiori sindacati della scuola – Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda – danno il via il 30 maggio alla mobilitazione della scuola contro il decreto sul reclutamento.
“L’Esecutivo, – spiegano i sindacati in una nota- facendosi scudo di una presunta e indimostrata indicazione dell’Unione Europea, è intervenuto in materia di salario e di carriera varando un decreto legge che introduce percorsi di formazione incentivata con valutazione finale. Si tratta di un’ipotesi elaborata fuori da ogni sede di confronto, divisiva della categoria e come tale del tutto inaccettabile”.
Vari sono gli obiettivi della mobilitazione: stralcio dal decreto di tutte le materie di natura contrattuale; avvio immediato della trattativa per il rinnovo del Contratto, scaduto da tre anni, essendo ormai iniziato un nuovo triennio contrattuale; implementazione delle risorse per la revisione e l’adeguamento dei profili Ata; implementazione delle risorse per consentire l’equiparazione retributiva del personale della scuola agli altri dipendenti statali di pari qualifica e titolo di studio e il progressivo avvicinamento alla retribuzione dei colleghi europei; eliminazione degli eccessi di burocrazia nel lavoro dei docenti; restituzione della formazione di tutto il personale della scuola alla sfera di competenza dell’autonomia scolastica e del collegio docenti; revisione degli attuali parametri di attribuzione degli organici alle scuole per il personale docente, educativo e ATA.
Attuazione degli impegni sulla riduzione del numero di alunni per classe; contenimento della dimensione delle istituzioni scolastiche entro il limite di novecento alunni per scuola; modalità specifiche di reclutamento e di stabilizzazione sui posti storicamente consolidati in organico di fatto che superino il precariato esistente, a partire dai precari con tre anni di servizio; modalità semplificate, per chi vanta una consistente esperienza di lavoro, per l’accesso al ruolo e ai percorsi di abilitazione ; previsione di un organico straordinario di personale della scuola, per gestire le emergenze legate al perdurare della pandemia e all’accoglienza degli alunni provenienti dalle zone di guerra per l’anno scolastico 2022-23 ; reintegrazione dell’utilità del 2013 ai fini della maturazione degli scatti di anzianità ; garanzia della presenza di un Assistente Tecnico in ogni scuola del primo ciclo ; disciplina in sede di rinnovo del CCNL dei criteri per la mobilità con eliminazione di vincoli imposti per legge.
Incremento dell’organico dei Collaboratori scolastici di 2.288 unita secondo l’impegno ministeriale; indizione del concorso riservato per gli Assistenti Amministrativi Facenti funzione di DSGA con tre anni di servizio nella funzione anche se sprovvisti di titolo di studio specifico(nel nuovo a.s.2022/23 il 30% dei posti sarà vacante); emanazione del bando di concorso ordinario per DSGA ; semplificazione delle procedure amministrative per liberare le segreterie dai compiti impropri (pensioni, ricostruzione di carriera, graduatorie di istituto) re-internalizzando quelli di competenza dell’Amministrazione scolastica; revisione del regolamento sulle supplenze ATA e ricognizione sullo stato di attuazione delle posizioni economiche.