“Esprimiamo forte preoccupazione in merito alle numerose, troppe vertenze che stanno generando in Puglia una crisi occupazionale senza precedenti”. È quanto dichiarato da Articolo Uno Puglia in solidarietà ai lavoratori che, di fronte a legittime richieste di garanzie e sicurezza, sino ad ora, non hanno ancora ottenuto risposte concrete.
In Puglia sono diverse le situazioni che vedono i lavoratori ancora “sospesi” nell’incertezza del futuro. Da Magneti Marelli a Leonardo, sino a passare per Teleperformance, ma anche l’ex Om Carrelli e tutto l’indotto dell’ex Ilva e Bosch. “Da tempo – ha proseguito l’associazione – denunciamo l’incertezza dei lavoratori per i quali vorremmo un presente e un futuro diverso, fatto di stabilità e dignità, così come da tempo chiediamo di conoscere, senza risposta alcuna, le iniziative che la Regione Puglia intende intraprendere per impedire che il nostro tessuto produttivo e occupazionale continui a vivere nell’incertezza più cupa. Parliamo di centinaia e centinaia di persone che vivono in sospeso, costrette tra la paura di non avere più un lavoro, uno stipendio e quella di non poter programmare la propria vita” – ha sottolineato ricordando le diverse situazioni pugliesi – “solo alcune delle vertenze aperte, alle quali si aggiunge tutta una fascia di lavoratori legati a piccole realtà locali di cui non si occupano i piani alti e che pure vivono in bilico” – hanno aggiunto.
“Non c’è più tempo da perdere – hanno detto infine – il numero delle aziende in crisi e dei lavoratori coinvolti impongono l’apertura di una vertenza Puglia per il lavoro. Per questo chiediamo alla Giunta regionale di non restare inerme e di convocare con urgenza tutte le parti sociali per definire insieme una proposta concreta. È il momento della responsabilità, quello in cui alla politica, alle istituzioni, ai sindacati e alle parti sociali viene chiesta unità. Noi ci siamo e continueremo a batterci per la difesa dei lavoratori, dei loro diritti e della loro dignità” – hanno concluso.
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