Il nodo ferroviario a nord della città di Bari si farà. È di queste ore infatti la notizia della registrazione da parte della Corte dei Conti della delibera CIPESS (Comitato per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) che ha finanziato il progetto a cura di RFI per la risoluzione con un importo pari a 608 milioni di euro.
L’opera, come noto, prevede un nuovo tracciato di 11 km con lo spostamento del sedime ferroviario all’esterno del centro abitato di Palese e Santo Spirito e la contestuale esecuzione di due nuove stazioni al servizio dell’intero territorio municipale. “Finalmente un’opera attesa da molti anni ha ricevuto l’ultima approvazione per il finanziamento utile alla sua realizzazione – ha commentato il sindaco Decaro – il nodo ferroviario a nord libererà Palese e Santo Spirito dalla frattura urbanistica e sociale rappresentata dai binari che da sempre dividono quei quartieri, creando tanti disagi ai residenti e costituendo un pericolo in corrispondenza dei passaggi a livello. Questi fondi saranno gestiti da RFI che ora potrà procedere con le ultime fasi progettuali e con le procedure di gara. Oggi è una buona giornata per la città di Bari e per il Municipio V che finalmente vede riconoscersi un diritto alla mobilità e alla sicurezza atteso da tanti anni” – ha concluso.
In particolare, sarà realizzato un nuovo tracciato al servizio di tutti i quartieri, Santo Spirito, Palese, Catino e San Pio, oltre che delle zone di Torricella e Macchie. Contestualmente è prevista l’esecuzione di una nuova stazione San Pio – Santo Spirito in corrispondenza del palazzetto dello sport di San Pio e di una seconda fermata a Palese – Aeroporto, nei pressi dell’aerostazione, richiesta dall’amministrazione comunale in sede di conferenza di servizi, e già valutata positivamente da RFI in termini di fattibilità tecnica dell’intervento, in modo da poter servire al meglio l’intero territorio anche attraverso un sistema rapido di trasporto pubblico (bus navetta) collegato direttamente con l’aeroporto.
Il progetto in variante, dopo lo stop dell’adeguamento in sede, è stato così approfondito d’intesa con l’amministrazione comunale attraverso la redazione di tre soluzioni di itinerario alternative, a seguito delle quali è stata individuata quella più conveniente, utile ed efficace in relazione allo sviluppo del territorio, oggetto poi di un progetto preliminare sottoposto ad una recente conferenza di servizi con la definizione del costo complessivo delle operazioni. Si tratta di un’opera imponente che prevede circa quattro anni e sei mesi di lavori con un’ipotesi di appalto integrato con l’indizione della gara con il progetto definitivo.