Il presidente russo Vladimir Putin sarebbe stato vittima di un attentato (non riuscito) subito dopo l’inizio della guerra in Ucraina. È quanto sostiene il capo dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, Kyrylo Budanov. La notizia è emersa nelle scorse ore, a riportarla diversi media ucraini tra cui l’Ukrainska Pravda.
“C’è stato un tentativo non molto tempo fa – ha sottolineato Budanov – si tratta di un’informazione non pubblica e di un tentativo assolutamente fallito. Ma è successo davvero circa 2 mesi fa”. Nel frattempo proseguono gli scontri diplomatici e sul campo, nelle ultime ore c’è stato una escalation militare nel Donbass.
Il Cremlino, nelle scorse ore, ha lanciato l’attacco alla regione di Lugansk. Nel frattempo, secondo quanto dichiarato dal ministero della Difesa di Mosca, “le forze russe stanno sminando l’acciaieria Azovstal a Mariupol. I soldati russi effettuano ricognizioni ingegneristiche e bonificano i terreni dell’acciaieria da ordigni esplosivi” – ha aggiunto il ministero annunciando, inoltre, che oltre 100 ordigni esplosivi sono stati distrutti in due giorni.
Tutti i prigionieri dell’acciaieria, attualmente detenuti nel Donetsk, saranno processati. Nel frattempo prosegue il dibattito diplomatico tra le parti. Kiev è infatti intervenuta sulla vicenda del piano di pace presentato dall’Italia. “Qualsiasi piano di pace – ha dichiarato la prima viceministra degli Esteri ucraina, Emine Dzhaparova – che non preveda la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina non è un piano sostenibile”. La Russia, secondo quanto dichiarato dalla procuratrice generale dell’Ucraina, ha ucciso almeno 4.600 civili in Ucraina dal 24 febbraio, inclusi 232 bambini. Il bilancio non tiene conto dei dati dei territori occupati dai russi.
Foto Instagram Zelensky