A Bari cresce la polemica sulle chiusure al traffico nelle giornate festive. La maggior parte delle proteste si sono verificate in particolare nella giornata di ieri, in cui, dopo tre weekend di fila in cui la città è stata animata da eventi sportivi e culturali, la Bari Med Marathon, ha portato ulteriori blocchi tenendo ferme le auto per moltissime ore, impedendo pertanto diversi spostamenti.
Lunghe file vicino alla costa soprattutto in zona San Francesco e Madonnella e il Murattiano completamente paralizzati a causa delle chiusure imposte per le manifestazioni, ma non solo. Diversi i percorsi vietati alla circolazione che hanno riguardato non solo la zona del centro e il lungomare, ma anche la zona di largo Due giugno. Da chi non ha potuto raggiungere le spiagge, a chi lamentava una scarsa pulizia delle strade, ma non solo. A molti cittadini, di fatto, proprio non è andata giù l’idea di dover rinunciare alla “quiete” della città restando bloccati nel traffico cittadino, “per un’altra volta ancora”. Al centro delle polemiche riguardanti la viabilità, un post del sindaco di Bari, Antonio Decaro, che, dopo aver postato sui social una foto riguardante la maratona che si sarebbe svolta in giornata, ha ricevuto oltre un centinaio di commenti tra i quali, a quelli che celebravano il ritorno alla normalità dopo due anni di pandemia, ne facevano da contraltare tanti altri che chiedevano invece una tregua “per poter godere la città nei giorni di festa”.
Immediata la risposta del primo cittadino che, tra un botta e risposta e l’altro, volto a spiegare il perché sia importante essere pazienti e accettare questi eventi “per il bene della città”, si è lasciato andare in un messaggio che non è passato inosservato. “Quando ci sono chiusure stradali è normale che i cittadini che devono fare qualche sacrificio si lamentino – ha detto – a questi cittadini si aggiungono quelli che protestano sempre e comunque a prescindere. Quelli che non stanno nemmeno a Bari oggi o quei due che ho incrociato stamattina che dall’uscio di casa si lamentavano della chiusura del lungomare anche se stanno ai domiciliari da qualche anno” – ha concluso.