Sono le 6 e 15 di lunedì mattina. Il sole è leggermente ombrato, il mare è piatto. C’è profumo di estate sul lungomare di Bari. Ci sono i runner che corrono a gruppi più o meno corposi. Ci sono quelli della “camminata a passo svelto”, ci sono cani e proprietari in giro di buon ora per evitare il caldo afoso. C’è vita sul lungomare, come fosse mezzogiorno, ma c’è anche immondizia… tanta. Ci sono bottiglie di vetro abbandonate a ridosso degli scogli. Ci sono bustoni neri colmi della cena e del dopo cena consumato con gli amici. E poi ci sono gli uomini di buona volontà.
Quelli che dopo un weekend all’insegna dell’inciviltà devono riportare ordine e pulizia. Ci sono gli operatori dell’Amiu che – scopa alla mano – raccolgono quanto possono e c’è anche un “volontario” che – con tanto di casacca – va a caccia di bottiglie abbandonate. Perché a Bari c’è anche chi questa inciviltà dilagante proprio non la sopporta. C’è chi pensa che prima di puntare il dito contro chi non fa, dovremmo imparare a buttare la carta nel posto giusto (che di certo non è la strada). Bari sta cambiando? Forse sì. I baresi un pò meno. Ma la speranza resta sempre. Almeno sino al prossimo weekend.