Era il 21 maggio 1990 quando il Bari, grazie alla rete di Perrone, si aggiudicò il suo primo e unico trofeo europeo, la coppa Mitropa. Competizione scomparsa nel 1992, ma rimasta nel cuore dei baresi. In questi giorni si è tornato a parlare di Mitropa poiché i fondatori del ‘Museo del Bari’, Roberto Vaira, Egidio Fanco e Francesco Girone, tramite il profilo social dell’associazione, hanno riportato alla mente la battaglia per ritrovare la coppa.
“Stiamo facendo di tutto per ritrovare il trofeo – spiega Vaira – quando parliamo con i tifosi ci chiedono sempre due cose, la Mitropa e il ‘Della Vittoria’. Non ci arrenderemo mai e la ritroveremo per poi festeggiare in grande stile”.
Tante voci si sono susseguite nel corso degli anni, soprattutto dopo il fallimento della società guidata da Antonio Giancaspro. Si passa da un possibile furto ad opera di ignoti, ad un maxi sequestro da parte delle autorità. Dunque la Mitropa potrebbe essere ancora negli uffici della magistratura e di chi si occupa del fallimento datato 2018.
Il ‘Museo del Bari’ fondato nel 2019 si occupa di riportare alla mente la storia della squadra biancorossa. I tre fondatori sono accaniti collezionisti come raccontato dallo stesso Vaira: “Possediamo oltre 850 divise ufficiali, provenienti dagli anni ’50 fino a oggi”. “Abbiamo istituito un museo temporaneo durante ogni partita casalinga di questa splendida stagione – prosegue Vaira – sono già in atto dei progetti per rivivere lo storico stadio ‘Della Vittoria’ ancora una volta”.
L’obiettivo è quello ritrovare al più presto il trofeo e riportarlo lì dove merita. Il percorso però è lungo e tortuoso ma Vaira e i suoi soci non indietreggiano di un millimetro. Purtroppo non si può interpellare neppure l’Uefa poiché il trofeo non è più riproducibile. (foto il museo del bari)