Prosegue senza sosta il conflitto in Ucraina, sia sul campo, sia nel dibattito politico tra le diverse parti. Al momento, i colloqui tra Mosca e Kiev sono sospesi. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.
Attualmente, il processo negoziale è di fatto sospeso. “Dopo l’incontro di Instambul – ha spiegato il negoziatore ucraino Mikhailo Podolyak – non ci sono stati cambiamenti, nessun progresso. La Federazione Russa resta ancora sulle sue posizioni stereotipate. Ma ogni guerra finisce al tavolo delle trattative, e questo processo sarà moderato da Zelensky” – ha concluso.
Nel frattempo, il procuratore russo ha chiesto alla Corte suprema di riconoscere il reggimento ucraino Azov come “organizzazione terroristica”. Il caso sarà esaminato il prossimo 26 maggio. Sul campo, in particolare ad Azovstal, mentre si continua a combattere in diverse zone dell’Ucraina, prosegue l’operazione umanitaria. Nella giornata di oggi, sono stati evacuati 264 militari dall’acciaieria Azovstal.
“Continua la massima attività diplomatica nell’interesse del Paese” – ha detto il presidente Volodymyr Zelensky. “I difensori di Mariupol – ha detto invece lo Stato maggiore delle forze armate ucraine – sono gli eroi del nostro tempo. Sono per sempre nella storia. Mentre tenevano posizioni su Azovstal, hanno impedito all’esercito russo di trasferire fino a 17 battaglioni tattici, circa 20.000 soldati in altre aree, e impedito la conquista rapida di Zaporizhzhia, l’accesso al confine amministrativo delle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia” – ha concluso.
Le voci dall’altra parte si fanno invece sempre più ricche di ostilità. Putin, ha sottolineato che l’Occidente, per via delle scelte effettuate, tra cui le sanzioni contro le forniture russe, si sta avviando verso una “sorta di suicidio energetico”. “Nel lungo termine – ha detto ancora Putin – ne subirà le conseguenze, si sta creando un danno all’economia europea” – ha concluso. Ad appesantire il clima anche le questioni riguardanti la Nato. Nella giornata di oggi il ministro degli Esteri svedese, Ann Linde, ha firmato la domanda di adesione della Svezia alla Nato. Una firma che rappresenta un passo formale verso l’ingresso nell’alleanza e, di fatto, complica ulteriormente i rapporti con la Russia, fortemente contrariata dalla decisione.
“Sono sicuro che la Svezia e la Finlandia nella loro richiesta di adesione alla Nato riceveranno un forte sostegno da tutti i Paesi Ue perché ciò aumenta la sicurezza e ci rende più forti” – ha dichiarato l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell prima della riunione dei ministri della Difesa dell’Ue – “sono sicuro che il Consiglio Atlantico supporterà il più possibile l’adesione dei due Paesi. So che la Turchia ha avanzato qualche obiezione ma la Nato sarà in grado di superarle” – ha concluso.
Sul campo, nella giornata di oggi, almeno otto persone sono morte e altre 11 sono rimaste ferite in seguito ai bombardamenti russi sul villaggio ucraino di Desna, nella regione di Chernihiv, a nord di Kiev e circa 64 km dal confine con la Bielorussia. Anche a Leopoli ci sarebbero state esplosioni Esplosioni sono state udite a Leopoli. Queste ultime hannoriguardato soprattutto il nord e il nordovest della città. Anche una base militare ucraina, situata a circa 15 chilometri dal confine con la Polonia è stata presa di mira nelle prime ore di oggi. Secondo Maksym Kozytsky, capo dell’amministrazione militare regionale di Leopoli, si è trattato di un attacco missilistico russo.
Foto repertorio