Il progressivo aumento di turismo e di afflusso di persone, soprattutto nei fine settimana, verso le località turistiche, i luoghi di ritrovo, i lidi balneari e i locali di intrattenimento posti lungo il litorale a sud e nord di Bari è stato il tema al centro della riunione di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutosi nella mattinata di ieri, presieduto dal Prefetto Antonia Bellomo.
Scopo dell’incontro il raccordo massimo, nell’ambito del sistema integrato di sicurezza, nell’azione di prevenzione e controllo del territorio da parte di tutte le componenti delle Forze Polizia Statali e della Polizia Locale in campo.
Particolare attenzione è stata richiesta negli orari serali e notturni, con l’ausilio della Polizia locale e la previsione da parte delle amministrazioni comunali, del prolungamento degli orari di servizio nelle giornate festive. L’idea è quella di controllare con attenzione la movida nei quartieri Umbertino e Murattiano dove – a più riprese – sono state denunciate situazioni poco tollerate dai residenti.
Per il controllo sulle coste il Direttore Marittimo per la Puglia, unitamente al Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Monopoli, nel corso della riunione ha presentato l’estratto della mappatura della costa a sud di Bari che individua varchi, spiagge libere e in concessione, le lame e zone costiere a rischio idrogeologiche soggette a divieto di balneazione e transito quale ulteriore strumento di ausilio che può essere messo a disposizione delle Forze di Polizia e dei Comuni per le azioni di rispettiva competenza.
Presenti all’incontro oltre ai vertici provinciali delle Forze di Polizia, il predetto Direttore Marittimo, il Sindaco Mola di Bari, il Commissario prefettizio di Polignano a Mare, il Direttore Generale del Comune di Bari con i rispettivi Comandanti delle Polizie Locali.
I rappresentanti dei Comuni sono stati sensibilizzati ad attuare una cornice di regolamentazione nella gestione della “movida” chiedendo la massima collaborazione da parte delle associazione di categoria e degli esercenti commerciali e gestori dei locali di maggiore richiamo in modo da rendere compatibile l’offerta di svago e divertimento con lo sviluppo del territorio e il grado di vivibilità delle città da parte dei residenti per non pregiudicare i diritti alla quiete, al rispetto del decoro urbano, alla tutela ambientale .
(foto archivio)