Un nuovo murale sul muro perimetrale esterno del mercato comunale “Santa Chiara”, in via Aristosseno. E’ quanto approvato in giunta, su proposta dell’assessore alle Culture Ines Pierucci, in seguito alla proposta pervenuta dall’associazione di promozione sociale “Farina 080”.
Come noto, l’amministrazione comunale riconosce da tempo l’arte dei writers, e la street art in generale, come espressione energica di arte metropolitana e come strumento di riqualificazione estetica e urbana, impegnandosi nella valorizzazione del patrimonio artistico urbano anche con l’obiettivo di favorire lo sviluppo dell’attrattività culturale e turistica della città in chiave contemporanea attraverso percorsi innovativi, come accaduto recentemente con il progetto QM Quartiere Museale San Paolo.
In linea con quanto realizzato finora dall’amministrazione comunale, Farina 080 ha così proposto la realizzazione di un’opera d’arte urbana, a cura dell’artista Francesco Servadio, sulla parete esterna del nuovo mercato coperto di Japigia nell’ambito del progetto “Avanzi Popolo 2.0”, su cui l’associazione è impegnata da tempo e che, negli ultimi otto anni, ha consentito di raccogliere oltre 65.000 kg di cibo prossimo alla scadenza o eccedente su tutto il territorio regionale.
L’obiettivo, è quello di sensibilizzare la cittadinanza sul contrasto allo spreco alimentare, a partire dall’attivazione dei singoli cittadini, di gruppi informali o associazioni, attraverso la realizzazione di un murale raffigurate alcuni prodotti esemplificativi dei rifiuti alimentari e un cassonetto trascinato da un giovane in bicicletta e da un altro sui pattini, corredati dal messaggio “Istruiamoci, agitiamoci, organizziamoci contro lo spreco alimentare”. Inoltre attraverso quest’opera, per la quale è stata avviata anche una campagna di crowdfunding, Farina 080 intende lasciare una testimonianza del proprio impegno alla città, proprio nell’area tra Madonnella e Japigia dove collabora assiduamente sia con la parrocchia San Sabino sia con la parrocchia San Francesco di Assisi nella raccolta e nella successiva distribuzione di prodotti alimentari eccedenti o prossimi alla scadenza.
“Valorizzare l’arte pubblica partendo dal tema dello spreco alimentare è un’azione culturale e politica molto forte – ha commentato Ines Pierucci – Farina 080 rappresenta una risorsa preziosa per il territorio perché attraverso l’educazione al consumo alimentare e il recupero delle eccedenze in favore delle persone più fragili da anni è testimone di un messaggio culturale e sociale di straordinaria importanza” – ha concluso.
Foto repertorio