C’è anche la scuola Anna Frank di Bari tra i progetti finanziati dal Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi. Con 6 milioni e 700mila euro si procederà alla demolizione e alla ricostruzione della scuola di Poggiofranco realizzata negli anni Sessanta con una struttura prefabbricata metallica che da “provvisoria” è diventata “definitiva”. Sarà costruito quindi un nuovo edificio costituito da 6 classi di scuola materna e 18 classi di scuola elementare, una palestra, un auditorium, una mensa e due laboratori.
Con spazi esterni caratterizzati dal verde: al livello della strada saranno piantumate siepi e piccole alberature sul perimetro dell’area, mentre al primo e al secondo piano è previsto uno spazio verde all’aperto protetto, dove i bambini potranno svolgere attività ricreative. Gli ambienti saranno isolati grazie all’impiego di pannellature fonoassorbenti e alla insonorizzazione degli impianti. Per proteggere l’immobile dagli agenti atmosferici, dall’isolamento termico e dall’umidità, le pareti saranno ventilate e rivestite da paramenti esterni, in modo da eliminare ogni rischio di distacchi e infiltrazioni. Ovviamente durante l’esecuzione dei lavori il Comune dovrà trovare una sede temporanea per circa 600 persone tra alunni e personale scolastico.
Questa mattina Bianchi, insieme ai componenti dell’Unità di Missione per il PNRR, ha incontrato in videoconferenza i Sindaci e i Presidenti delle Province delle aree ammesse al finanziamento da 1,189 miliardi di euro per la costruzione di 216 nuove scuole. Lo stanziamento è previsto nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e il 42,4% delle risorse viene destinato alle aree del Mezzogiorno. Obiettivo dell’incontro, fornire agli Enti locali le prime indicazioni per le fasi successive nell’attuazione degli interventi.
“Stiamo realizzando un grande lavoro, all’insegna dell’innovazione didattica e dell’inclusione, che farà da traino per l’intero Paese. Un progetto nazionale che si radica nei diversi contesti territoriali – ha dichiarato Bianchi -. Gli edifici che verranno costruiti saranno il centro delle comunità e un vero catalogo vivente che indichi cosa sono i nuovi spazi educativi”.