Da lunedì anche in Puglia l’antivirale contro il Coronavirus sarà disponibile nelle farmacie. E’ quanto annunciato dal presidente di Federfarma Puglia, Francesco Fullone, che ha voluto sottolineare l’ulteriore passo verso il contrasto al virus.
La notizia, nello specifico, arriva dopo la sottoscrizione dei giorni scorsi del protocollo di intesa nazionale, valido fino al 31 dicembre, tra Ministero della salute, Aifa, Federfarma, Assofarm, FarmacieUnite, Federfarma servizi e A.d.f. per la distribuzione e dispensazione del farmaco antivirale orale Paxlovid (di Pfizer) direttamente in farmacia. Il farmaco è indicato per i maggiorenni che contraggono il Covid in forma leggera e che, per condizioni di rischio preesistenti potrebbero peggiorare e andare incontro ad ospedalizzazione. Importante proprio per questi motivi la prescrizione e l’inizio dell’assunzione entro i primi giorni di malattia. Prescrizione e dispensazione che passano dallo specialista e dalla farmacia ospedaliera al medico di medicina generale e alla farmacia territoriale.
“L’emergenza sanitaria causata dal SARS-CoV-2 – ha sottolineato Fullone – ha evidenziato come la diffusione capillare delle farmacie costituisca un primo presidio di vicinanza del sistema sanitario nazionale, in grado di fornire le prime risposte e soluzioni tempestive ai cittadini. Devo quindi ringraziare ancora una volta i colleghi che da due anni ormai danno continua dimostrazione dell’impegno, della serietà e della dedizione con cui tutta la categoria sta affrontando questa emergenza mondiale” – ha aggiunto sottolineando che con questo ulteriore tassello “ci si propone di agevolare ancora di più la cura e la prevenzione per curare a casa le persone che rischiano un’evoluzione negativa della malattia”.
“Sarà lo specialista o il medico curante che conosce a fondo la storia e le condizioni dei suoi pazienti, a individuare i casi in cui la terapia domiciliare con Paxlovid può essere adottata – ha detto infine – la possibilità che la distribuzione passi dalle farmacie, in modo gratuito in considerazione del protocollo di intesa sottoscritto, accelererà sicuramente i tempi di assunzione. Quello del Paxlovid è quindi un esempio tangibile di come la territorializzazione della sanità possa e debba passare sempre più dal ruolo delle figure più presenti: il medico di medicina generale e farmacista territoriale. Qui penso ai molti farmaci oggi in distribuzione diretta che potrebbero essere portati, attraverso le farmacie, a una fruizione più agevole e meno costosa per il cittadino” – ha concluso.
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