“Ma le frecce tricolori in un momento come questo fanno più pensare all’angoscia della guerra che al senso della festa. Mi dispiace ma avrei preferito una festa diversa vista la situazione globale”. A scriverlo su Facebook è don Angelo Cassano, parroco di San Sabino. E tanti sono i commenti di condivisione. “Il loro suono oggi pomeriggio (durante le prove del 5 maggio ndr) è stato inquietante. Il pensiero è andato a quelle persone che in queste settimane ascoltano quei boati incessantemente”, scrive una cittadina. C’è chi però richiama l’attenzione anche sull’inopportunità dei fuochi d’artificio.
Ma non mancano i pareri contrari. “Pensate invece agli occhi dei bambini, pur consapevolizzati da genitori e insegnanti, che non vedono nello spettacolo degli aerei italiani degli alleati della Nato e quindi qualcosa che possa essere collegato alla terribile situazione in Ucraina. I piloti hanno piena consapevolezza non del volo di aerei militari, ma dell’arte di volare e di far sognare. Sono acrobati nel cielo, non aerei da guerra”.