Nessuna tregua in Ucraina, dove sono ripresi i bombardamenti russi su Mariupol e, di fatto, non sono mai cessati quelli sulle altre zone del paese. In mattinata c’era stata l’evacuazione di decine di civili dal sito, ma fonti affermano che all’interno del sito ci sono ancora 200 persone.
In mattinata ci sono state anche ulteriori esplosioni, nello specifico a Odessa e Kherson, a sud dell’Ucraina. Inoltre, nel pomeriggio di oggi, le truppe russe hanno bombardato il villaggio di Zolochiv, situato nella regione di Kharkiv. Nel corso dei bombardamenti sono state danneggiate due scuole e alcune case private.
Secondo l’ufficio per le Nazioni unite per i diritti umani, il bilancio delle vittime civili uccise nel corso del conflitto è di oltre 3mila persone. in particolare il bilancio dei morti è di 3.153 persone, 254 più di venerdì, anche se le difficoltà di verifica fanno presumere che il numero sia considerevolmente più alto.
Nel frattempo proseguono gli scontri diplomatici tra le diverse parti. E in particolare, la posizione di contrasto nei confronti della Russia. Secondo il ministro tedesco per gli Affari Economici “con un embargo del petrolio russo” ci saranno “problemi di un aumento dei prezzi e forse le catene di approvvigionamento non sarebbero sicure ma non colpirebbe l’economia nazionale nel suo insieme. Quindi, dopo due mesi – ha detto ancora – posso dire che la Germania non è contraria a un embargo alla Russia. E’ un carico pesante da sopportare, ma siamo pronti a farlo” – ha concluso.
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