Tutti i capi di Stato dei Paesi che forniscono armi all’Ucraina devono essere consegnati alla giustizia come criminali di guerra: lo ha scritto oggi sul suo canale Telegram il presidente della Duma, la camera bassa del Parlamento russo, Vyacheslav Volodin. Secondo l’intelligence britannica più di un quarto delle unità russe dedicate all’invasione probabilmente adesso “non sono idonee al combattimento”. Intanto nel campo diplomatico, la Turchia ha fatto sapere che l’azione militare della Russia crea difficoltà a portare avanti il negoziato tra Mosca e Kiev.
“L’Italia è in prima fila tra chi promuove sanzioni anti-russe: per noi è stata una sorpresa”, ha detto ieri sera Lavrov intervistato a ‘Zona Bianca’ su Rete 4. Mosca non punta a “rovesciare Zelensky” ma che “dall’Ucraina non vengano più minacce per la Russia”, ha detto Lavrov tornando ad accusare Kiev di servirsi di forze “neonaziste”. Infine, “Che il presidente Volodymyr Zelensky sia ebreo non ha alcuni significato. Secondo me anche Hitler aveva origini ebraiche”, ha sottolineato Lavrov. Le parole del ministro russo hanno provocato l’ira di Israele che ha convocato l’ambasciatore russo a Tel Aviv.
Continueranno oggi le evacuazioni da Mariupol. Un centinaio i civili che ieri hanno lasciato la città. Ce ne potrebbero essere ancora oltre 500 nell’acciaieria Azovstal, secondo i media russi. Sono otto i civili uccisi ieri in bombardamenti russi nelle regioni di Kharkiv e Donetsk. Nella notte esplosioni nella città russa di Belgorod, non lontano dal confine con l’Ucraina. Il capo di stato maggiore russo Gerasimov ha visitato sabato scorso il fronte, secondo i media Usa.