Chiediamo una normativa nazionale che vieti l’uso di carrozze trainate da cavalli, o ancora peggio da un cavallo solo per le cerimonie funebri e per i matrimoni, i cavalli sono sottoposti a delle vere torture che secondo noi si configurano nel reato di maltrattamento”. Questa la richiesta che l’AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha rivolto con una lettera inviata questa mattina al presidente del consiglio Mario Draghi, affinché formuli un decreto per vietare su tutto il territorio nazionale italiano l’uso dei cavalli e di altri equidi per trainare le carrozze dei funerali e dei matrimoni.
“Sono ancora molte le persone che specialmente nel sud ricorrono alle carrozze funebri trainate da cavalli – prosegue la missiva AIDAA al presidente Draghi- si tratta di un usanza che deve essere bandita. Infatti- scrivono ancora gli animalisti- il peso trainato dai cavalli è insostenibile, se pensiamo che una carrozza funebre arriva a pesare quasi cento quintali, una cassa da morto pesa attorno ai 90 chili vuota, e con il morto arriva mediamente a un quintale e mezzo, in più bisogna calcolare il peso del becchino che la guida pregando dio che sia magro e quello delle corone floreali.
Insomma due cavalli si ritrovano a trainare 130 quintali facendo una fatica della miseria per un servizio che può essere assolutamente fornito con altri mezzi. La preghiamo- concludono gli animalisti- caro Presidente di prendere in considerazione la nostra proposta perché si vieti per sempre l’uso dei cavalli nel traino di carrozzelle per i matrimoni e soprattutto per i funerali”.