“Otto bambini e quattro adulti sono appena arrivati in Puglia dall’Ucraina”. E’ quanto dichiarato dal presidente della Regione Puglia in merito alla missione pugliese grazie alla quale sono state messe in salvo oggi quattro mamme e otto bambini in fuga dall’Ucraina.
“Quattro bambini necessitano di cure in Ospedale e verranno ricoverati al Giovanni XXIII insieme alle loro mamme – ha peoseguito Emiliano – l’operazione di trasferimento in aereo è andata a buon fine: il nostro personale, guidato dal dottor Felice Spaccavento e composto dall’infermiera Giuseppina Muggeo e dalla mediatrice culturale della Regione Puglia Karina Pershyna, si è recato questa mattina da Bari in Polonia, in prossimità del confine con l’Ucraina, a prenderli. Siamo pronti a dare loro tutte le cure e l’assistenza di cui hanno bisogno. Ringrazio tutti coloro che sono al lavoro per dare supporto e accoglienza” – ha concluso.
Entrando più nel dettaglio, un ATR42 della Guardia Costiera di Catania è partito da Bari stamane alle 9,30 verso l’aeroporto di Rzesow in Polonia, a circa 70 km dal confine con l’Ucraina, per poi ripartire nel primo pomeriggio e atterrare alle 17,30 all’aeroporto di Bari-Palese, con a bordo il gruppo di 12 rifugiati. Assieme al medico rianimatore Felice Spaccavento, che ha seguito l’operazione per quanto riguarda gli aspetti sanitari, in particolare per le prime verifiche sulla salute di donne e bambini e, appena giunti a Bari, l’esecuzione di tamponi anti-Covid, c’erano l’infermiera Giuseppina Muggeo e la mediatrice culturale della Regione Puglia Karina Pershyna.
La missione è stata condotta in coordinamento con il Servizio di emergenza territoriale 118, per i necessari trasferimenti, e con il Policlinico di Bari, che si occuperà delle cure da prestare a quattro piccoli ucraini, vista la loro condizione di fragilità, nell’Ospedale Giovanni XXIII. I quattro piccoli pazienti, dai 10 ai 16 anni con patologia diabetica, sono stati ricoverati presso il reparto di malattie metaboliche dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII e sono assistiti dagli specialisti diabetologi del reparto Maurizio Delvecchio ed Elvira Piccinno. Con loro sono state ricoverate anche le rispettive mamme e la sorellina piccola di uno dei pazienti per evitare che stesse lontana dalla madre. I restanti minori saranno ospitati in due comunità, a Molfetta e Barletta.
“È stata una delle esperienze più toccanti della mia vita – ha dichiarato Felice Spaccavento – ho visto nei loro occhi la paura, il timore, la drammaticità della guerra che era lì, a pochi chilometri di distanza. Sono orgoglioso di aver portato il mio team dalla Puglia ed essere riuscito a recuperare questi bambini che finalmente, forse, potranno tornare a sorridere un po’ di più nonostante quello che hanno subito” – ha concluso. Parole a cui fanno eco quelle del direttore sanitario del presidio Giovanni XXIII Livio Melpignano che ha accolto i bambini appena arrivati in ospedale.
“Finora abbiamo garantito assistenza e cure specialistiche a 9 piccoli pazienti provenienti dall’Ucraina – ha spiegato – i nostri professionisti sono impegnati ad assicurare alle famiglie in fuga dalla guerra anche l’assistenza psicologica necessaria a chi ha subito traumi importanti. L’ospedale pediatrico Giovanni XXIII rappresenta un riferimento certo nella cura dei minori per il sistema sanitario regionale” – ha concluso.
“Ringrazio i nostri operatori – ha dichiarato infine Antonio Sanguedolce direttore generale Asl Bari – che anche in questa occasione straordinaria, sono stati prontissimi a prestare la loro opera in un teatro internazionale così complesso. La ASL Bari è e resta a disposizione del sistema sanitario regionale per offrire assistenza ai rifugiati ucraini, in ogni occasione che si presenterà e con tutte le strutture e il personale necessari” – ha concluso. Il Policlinico, così come sottolineato da Giovanni Migliore, direttore generale, con l’ospedale pediatrico metterà a disposizione i posti letto e le cure specialistiche che, insieme all’equipe di psicologi, seguiranno i piccoli pazienti e le mamme provenienti dall’Ucraina.