Un’altra notte di allarme antiaereo in diverse regioni dell’Ucraina, in particolare in quella di Donetsk. E parallelamente arriva il monito di Putin sulla possibile “risposta fulminea” con “armi che nessuno ha” da parte della Russia in caso di minaccia strategica al suo territorio. Una dichiarazione che Ben Wallace, ministro della Difesa del governo britannico di Boris Johnson, va presa “sul serio”, ma “non ci deve allarmare troppo”.
Per Wallace, Putin alza i toni per “coprire i suoi fallimenti” in Ucraina. “La Nato lo prende incredibilmente sul serio e noi dobbiamo prenderlo seriamente – aggiunge -, ma senza farci intimidire nell’impegno a difendere l’Ucraina dalla sua brutalità”.
“Quando vedo questi palazzi distrutti dalla guerra, immagino la mia famiglia, mia nipote nel panico e in fuga. Questa distruzione è inaccettabile nel XXI secolo”, ha a invece detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Gurterres a Borodyanka, una delle cittadine più colpite dall’invasore russa, sostando nella via principale, davanti a 5 palazzi di 10 piani parzialmente crollati e brucati.
La visita del segretario generale dell’Onu in Ucraina prevede tappe nei quartieri di Kiev teatro delle azioni attribuite alle forze russe, quindi Bucha, Irpin e Borodianka. Guterres è giunto in Ucraina dopo essere stato a Mosca.
“I civili pagano il prezzo più caro della guerra. Questo va ricordato in ogni parte del mondo”, ha detto Guterres che ha rivolto un appello a Mosca perché cooperi con la Corte penale internazionale dell’Aja sui possibili crimini di guerra commessi in Ucraina.
Kiev chiede agli Usa altre armi, in particolare droni d’attacco e munizioni. Richiesta che attende l’ok di Biden, il quale ha chiesto fondi per sostenere l’Ucraina, sia dal punto di vista militare che umanitario, per altri 5 mesi. Intanto la Camera Usa ha approvato una legge che consente di sequestrare e vendere i beni degli oligarchi soggetti a sanzioni e di usare i proventi per la ricostruzione in Ucraina.
“La Russia usa non solo il gas ma i rapporti commerciali più in generale come un’arma”. Lo ha sottolineato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. In particolare, con riferimento alla decisione di tagliare l’offerta di gas a Polonia e Bulgaria, Zelensky ritiene che sia chiaro come “nessuno in Europa può sperare di mantenere una cooperazione economica normale con la Russia”.
L’Unione europea intanto prepara un sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina, da varare in settimana, che includerà anche lo stop, graduale, al petrolio russo, mentre continua lo scambio di accuse tra Mosca e Kiev sui presunti crimini di guerra e gli Stati Uniti, denunciando nuovi abusi dell’esercito russo.