Vittoria per gli ex dipendenti del Comune di Bari: due i ricorsi presentati contro il Comune di Bari e accolti dal Tribunale nell’ambito della vertenza della Cassa Prestanza. In sostanza gli ex dipendenti non solo richiedevano la restituzione delle somme versate negli anni, direttamente prelevate dalla busta paga, ma anche il riconoscimento del premio di buonuscita. Il Tribunale di Bari ha dato ragione ai ricorrenti, condannando quindi i liquidatori della Cassa prestanza al pagamento di cifre che variano tra i 20mila e i 35mila euro. Un primo ricorso è stato presentato da 17 lavoratori assistiti dagli avvocati Nicola Sante Caputo, Domenico Piccolo, Wanda Giannelli, Roberto Francesco Iannone e Francesco Risoli. Nel quale appunto gli ex dipendenti chiedevano “l’inserimento del credito relativo al premio di buonuscita e, in subordine, la restituzione delle somme trattenute in busta paga nel corso degli anni in privilegio”, si legge nella sentenza. Il reclamo è stato quindi accolto.
Il secondo ricorso è stato presentato dallo studio legale Carrieri e Partners. “Il Tribunale di Bari – spiega Carrieri – ha censurato l’operato dei Liquidatori della Cassa e ordinato nelle veci l’ammissione allo stato passivo delle maggiori somme spettanti per premio di buonuscita. Si tratta di importi 3/4 volte maggiori rispetto ai soli importi versati negli anni dagli ex dipendenti e ciò comporterà la ricontabilizzazione delle somme a riparto e, ovviamente, la spettanza di superiori somme per i lavoratori che hanno agito giudizialmente”.
“Siamo molto soddisfatti -ha dichiarato l’avv.Giuseppe Carrieri Senior Partner- del risultato giudiziale raggiunto a favore dei nostri clienti, che li ristora (se pur parzialmente) del danno economico ricevuto dal fallimento di Cassa Prestanza e dalle tante amarezze sofferte. Ci attendiamo ora una pronta liquidazione delle somme spettanti da parte dei liquidatori”.