Sono costituzionalmente illegittime le norme che impongono di dare automaticamente ai figli il cognome del padre. E’ quanto ha deciso la Corte Costituzionale che nella giornata di ieri ha emesso una sentenza storica. Quest’ultima sarà depositata nelle prossime settimane e renderà possibile scegliere il cognome da dare ai bimbi appena nati, senza dare automaticamente quello del padre, come accaduto sino ad oggi. Le nuove regole si applicheranno ai figli nati nel matrimonio, fuori dal matrimonio e ai figli adottivi.
Due le norme sulle quali si è concentrata la Corte Costituzionale: quella che non consente ai genitori (seppur di comune accordo) di attribuire ai propri figli il solo cognome della madre e quella che impone automaticamente il solo cognome del padre (nel caso di disaccordo tra i genitori) anziché quello di entrambi. La Corte, in particolare, ha ritenuto quest’ultima norma “discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio”, mentre non si è ancora pronunciata sulla prima.
La sentenza della Corte nasce in seguito ad una questione di legittimità costituzionale inoltrata nel novembre 2021 dalla Corte d’Appello di Potenza. Il caso riguardava una coppia di Lagonegro che voleva dare al proprio figlio il solo cognome della madre, per questione di uniformità con i primi due figli, avuti prima del matrimonio. All’opposizione degli uffici comunali, contrari alla richiesta dei due coniugi, i due si erano rivolti al tribunale cittadino che però aveva giudicato inammissibile il ricorso. Da qui l’idea di fare ricorso in appello a Potenza che ha poi inoltrato la richiesta alla Corte Costituzionale, la quale ha infine dato ragione ai genitori.
Adesso bisognerà attendere la sentenza completa per poter comprendere meglio ogni interpretazione in merito. Nel frattempo la Corte ha sottolineato che per via di questa sentenza ai figli verrà automaticamente attribuito il cognome di entrambi i genitori, fatta eccezione per accordi in cui i due decidano di dare ai propri figlio solo uno dei due cognomi.
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