Ancora telefonini sequestrati a detenuti di origini baresi e foggiani ristretti all’interno del carcere di Brindisi. La denuncia è del sindacato Sappe. “Durante una perquisizione straordinaria – si legge nella nota del sindacato – in reparti diversi, sono stati sequestrati n.3 telefonini cellulari, delle sim ed un rudimentale caricabatteria costruito collegando delle ministilo. L’operazione che ha investito tutto il carcere è stata organizzata dai vertici del penitenziario, e si è protratta fino alla tarda serata”.
“Purtroppo – continua la nota – questo sacrificio continuo teso ad affermare la legalità ed il rispetto delle regole all’interno del carcere, trova molte difficoltà a causa del sovraffollamento di detenuti, e della carenza dell’organico di polizia penitenziaria. Da tempo il Sappe chiede all’amministrazione penitenziaria di contrastare l’utilizzo dei telefonini da parte dei detenuti mettendo in campo delle apparecchiature che permettono di disturbare o inibire la trasmissione o ricezione dei cellulari per renderli inutilizzabili”.
“Il sindacato – conclude la nota – invita il ministro della Giustizia ed i vertici del DAP, a reintegrare al più l’organico di poliziotti che è carente almeno di 40 unità, nonché a consentire di poter combattere ad armi pari questa battaglia per affermare la legalità”.