Prosegue senza nessuna tregua l’offensiva russa in Ucraina. L’esercito russo sta stringendo la sua morsa sull’acciaieria Azovstal di Mariupol, oltre che sul Donbass. Il Ministero della Difesa russo, nelle scorse ore, ha lanciato diversi ultimatum agli ucraini attraverso continui bombardamenti all’acciaieria che proseguono anche con armi anti-bunker. Secondo alcune fonti all’interno ci sarebbero anche un migliaio di civili. Mosca starebbe sollecitando Kiev di farli uscire, accusando la capitale di volerli usare come scudi umani.
Nel frattempo l’intelligence ucraina ha diffuso l’intercettazione di una telefonata tra un militare russo e sua moglie in cui sostiene che da Mosca sarebbe partito ‘ordine di “radere al suolo” l’acciaieria in cui sarebbero rimasti solo pochi “irriducibili patrioti”. Intanto, i russi, secondo quanto dichiarato dal parlamentare ucraino Sergiy Taruta, avrebbero lanciato una potente bomba su un ospedale vicino all’Azovstal, a Mariupol. “Secondo le mie informazioni – ha scritto Taruta – ci sono circa 300 persone sotto le macerie, compresi bambini”.
Prosegue intanto anche l’offensiva nel Donbass. L’esercito russo sta attaccando lungo un fronte di 480 chilometri. “E’ un inferno”, ha dichiarato il governatore della Regione Lugansk. La Russia, nella giornata di oggi, ha espulso 37 diplomatici europei, tra cui 15 olandesi e alcuni belgi. Si tratta di una misura di ritorsione per provvedimenti analoghi presi nei confronti dei diplomatici russi.