La Puglia è ai primi posti per quanto riguarda le vittime della strada. E’ quanto emerge dai dati forniti dal Centro ricerche e studio dell’associazione sostenitori amici della Polizia Stradale (Asaps). Ma i dati, ha sottolineato Tonio Coladonato, presidente dell’associazione Vivilastrada “non bastano a raccontare il dramma delle strade pugliesi”.
In particolare, la Puglia, ha registrato dati peggiori rispetto alle altre città per quanto riguarda gli incidenti plurimortali, ovvero gli incidenti con più di una vittima. Lo scorso anno, delle 247 tragedie avvenute (solo) durante il weekend (116 al Nord, 49 al Centro e 82 al Sud, con un totale di 149 vittime e 385 feriti) 16 si sono verificate in Puglia. Gli incidenti sono avvenuti soprattutto lungo le strade statali e provinciali, per un totale di 14 vittime. Sempre nel 2021, dei 112 incidenti plurimortali, avvenuti in giornate diverse dai weekend, con un totale di 243 vittime, 16 si sono verificati in Puglia. Anche in questo caso il tacco d’Italia si piazza alto in classifica, risultando seconda solo all’Emilia Romagna in cui sono stati registrati 18 incidenti, con più vittime. In totale, nel 2021 si è registrato il +21% degli incidenti rispetto al 2020. Le strade più pericolose, anche in questo caso, sono risultate quelle statali e provinciali che, secondo l’Asaps sono quelle meno sicure.
“Durante la pandemia, con i lockdown, c’è stato un calo del 70% sia degli incidenti normali, sia di quelli mortali – ha spiegato Coladonato – con le riaperture il numero degli incidenti è tornato a salire. Molti dati ancora non li abbiamo ancora, ma gli incidenti aumentano di giorno in giorno. Le statistiche, inoltre, riguardano le persone che muoiono su strada, non quelle che, dopo un incidente, muoiono in ospedale, a volte anche dopo giorni. Il numero delle morti è dunque sempre più elevato” – ha sottolineato.
Tra i fattori di rischio, il numero più alto di incidenti, ha spiegato ancora Coladonato “deriva soprattutto dall’uso del telefonino alla guida”. “Nonostante adesso sia vietato dal Codice della strada anche da fermi, i cittadini alla guida continuano a farne un uso spropositato. Ci sono molte cose che ancora non vanno, per le quali sarebbe utile fare molta sensibilizzazione. Dai monopattini alle carrozzine elettriche che superano i limiti di velocità percorrendo tratti dedicati ad auto e a pedoni, a distrazione alla guida, sino a passare per l’assenza del casco e strade che molti utenti della strada, soprattutto i ragazzi in monopattino, percorrono controsenso. Purtroppo abbiamo avuto un giovamento solo nei due anni di lockdown, oggi la situazione è tornata a peggiorare” – ha aggiunto.
A crescere in Puglia è stato soprattutto il numero degli incidenti del fine settimana, nei momenti in cui i cittadini rientravano alle proprie abitazioni nel post serata. Un dato che riguarda anche altre regioni, tra queste la Sicilia e la Campania, oltre alla Puglia, che conta 46 morti complessivi. Le stragi del sabato sera però, ha precisato Coladonato “ormai avvengono tutti i giorni”. “Nessuno cammina a piedi – ha proseguito – si prende l’auto anche per tratti brevi e si guida meno responsabilmente. Dobbiamo tornare ad educare i ragazzi, facendo capire loro che ci sono cose che fanno male già normalmente, come alcool e droga. Queste, se assunte alla guida sono doppiamente pericolose. Purtroppo, alle brutte abitudini degli utenti della strada, ce n’è una che contribuisce a peggiorare la situazione: di questo tema si parla solo a tragedia avvenuta. Non va bene, dovremmo parlarne spesso, ma soprattutto bisognerebbe investire sulla sicurezza stradale, utilizzando davvero il 50% del ricavato delle multe previsto dalla legge per effettuare migliorie alle strade, che in Puglia sono pericolosissime, oltre che alla campagna di sensibilizzazione” – ha detto infine.
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