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Turismo, a Bari 237mila turisti stranieri in un anno: è la seconda città pugliese dopo Vieste

Pubblicato da: redazione | Sab, 16 Aprile 2022 - 06:30

La Puglia turistica giunge al termine dei due anni di pandemia e riparte il turismo. Secondo il report dell’Osservatorio Pugliapromozione del 2021, sono registrati 3,3 milioni di arrivi e 13,8 milioni di presenze con una variazione rispetto al 2019 del -22% e del -10% (921.600 arrivi e 1.565.000 presenze in meno). La ripresa sarà completa entro il 2023.

Bari è nella top due delle provincie pugliesi con la quota più elevata di stranieri e registra, nel record del 2019, il 41% delle presenze. Nell’ultimo anno ha toccato i 624mila turisti complessivi, al quarto posto tra le città pugliesi dietro Vieste in vetta (1.969.531 presenze), Ugento (806mila) e Peschici (628mila).

Il capoluogo pugliese però, anche grazie alla presenza dell’aeroporto internazionale, è nel 2021 la seconda meta preferita dagli stranieri che giungono in Puglia (ben 237.637) alle spalle della capolista Vieste (297mila). Le principali location sono oltre Bari, Monopoli, Polignano a Mare e Alberobello, che totalizzano il 72% circa del flusso turistico provinciale (immagine in basso).

A livello regionale per l’estate 2021 il trend è stato ancor più positivo che nel 2019, anno record. Da luglio a settembre, arrivi e presenze sono aumentati del +5,7% e del 7,5% rispetto all’estate pre-pandemia, trainati dai flussi nazionali che hanno registrato +14,7% e +13,6%.

Come sarà l’estate 2022? Come riporta Pugliapromozione Anche il 2022 “sarà un anno faticoso, se da un lato entro maggio è previsto il termine della maggior parte delle restrizioni e la fine dello stato d’emergenza per la pandemia, dall’altro l’inasprirsi della crisi in Ucraina, il caro-vita e carburante, contribuiranno ad alimentare un generale clima di sfiducia con una contrazione della domanda turistica soprattutto nazionale”.

“Il calo potrebbe essere in parte compensato dalla riapertura de confini internazionali e dall’intensificarsi del traffico aero, ma con le principali economie del globo (Europa, Usa, Regno Unito, Russia, Cina) fiaccate anch’esse dagli eventi in corso”, conclude l’analisi.

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