Bari è la prima città ciclabile del Sud Italia. A stabilirlo è il riconoscimento che il capoluogo pugliese ha ricevuto da Fiab Italia al termine della tavola rotonda “L’urgenza dell’indipendenza energetica, per una rapida trasformazione della mobilità”. Le motivazioni sono legate “allo sviluppo e adozione da parte dell’amministrazione di politiche bike friendly e basato sul grado di ciclabilità dei territori”.
Il progetto cardine di incrementare i movimenti urbani in bicicletta è Muvt, anche attraverso Pin Bike che dal luglio 2019 ha consentito a 1.617 cittadini (514 donne) di ricevere fra i 20 e i 25 centesimi per km nelle tratte casa/scuola e casa/lavoro e fino a 4 centesimi nelle tratte generiche effettuate all’interno del perimetro urbano. Dall’attivazione del sistema si è raggiunta una media fino a 7 km (urbani) al giorno a persona.
Nel dettaglio, a Bari nel mese di marzo 2022 (ultima rilevazione ufficiale) sono stati rilevati 7.454 sessioni in bici tra casa e lavoro, ben 50.427 km in un mese che hanno fruttato ai 433 utenti attivi 3.256 euro esclusi i premi. Nonostante la pioggia e le temperature rigide di marzo 2022, si registra una media di chilometri 3,88 percorsi al giorno.
Nell’immagine d’anteprima è possibile osservare le strade più percorse, in cui spiccano le ciclabili di via Unità d’Italia o la ciclabile light di corso Vittorio Emanuele. Ma nonostante i progetti di espansione delle ciclabili voluti dal sindaco Antonio Decaro, come sul lungomare Nazario Sauro e al sottopasso di via Unità d’Italia, resta irrisolto il tema della sicurezza.
Sul sito Wecity, che pubblica dati aggiornati e strutturati relativi alla ciclabilità di alcune delle più importanti città italiane, Bari è considerata tra quelle più a rischio secondo il report dei ciclisti. Al penultimo posto, davanti solo a Catania. Quali sono i percorsi a rischio? Lo rivela la mappa in basso.