La gup del Tribunale di Bari, Angela De Santis, ha rinviato a giudizio un 51enne accusato di aver ucciso, nel settembre del 2021, una 81enne. La donna venne trovata priva di vita, ferita con otto coltellate, nella sua abitazione situata nel quartiere Carrassi di Bari. Il 51enne, che fermato due giorni dopo il delitto confessò, risponde di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e rapina.
Il processo avrà inizio il prossimo 3 maggio dinanzi alla Corte di Assise di Bari. Nell’udienza preliminare si sono costituite parti civili le figlie della vittima. La giudice ha rigettato la richiesta di costituzione di parte civile dell’associazione antiviolenza “Fermi con le mani” in quanto, hanno sottolineato, quello della signora, non è stato un femminicidio, ma una rapina finita in tragedia.
Secondo la ricostruzione dei fatti, effettuata dagli uomini della Squadra mobile, coordinati dal pm Claudio Pinto, l’uomo, addetto alle pulizie da oltre dieci anni all’interno del palazzo in cui viveva la vittima, sarebbe entrato a casa dell’anziana con il pretesto di chiederle un bicchiere d’acqua armato di un coltello che, sostiene la Procura, si sarebbe procurato “con l’intenzione di rapinarla e ucciderla”. In quell’occasione l’uomo avrebbe rubato anche 1500 euro. All’identità del presunto assassino e rapinatore gli investigatori sono arrivati in seguito alle dichiarazioni delle figlie dell’imputato con le quali l’uomo si sarebbe confidato e, inoltre, per le immagini delle telecamere di videosorveglianza di un negozio vicino che lo hanno immortalato davanti al portone di casa della vittima nell’ora in cui è avvenuto il delitto.
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