Prosegue senza nessuna tregua l’offensiva russa in Ucraina. Mentre, secondo alcune fonti, la Russia sta concentrando decine di migliaia di soldati per intensificare gli scontri, i separatisti filorussi di Donetsk, nel Donbass, citati dalla Tass, affermano che “il porto di Mariupol è stato liberato”.
Kiev, intanto, denuncia che 33mila abitanti di Mariupol sono stati deportati con la forza in Russia e nei distretti occupati della regione di Donetsk. Questo, secondo quanto ricostruito dalla commissaria ucraina per i diritti umani Lyudmila Denisova la quale ha dichiarato che nelle zone occupate della città “è in corso una brutale retata di civili condotta con l’assistenza di collaboratori locali”.
L’offensiva finale della Russia nella regione orientale del Donbass, affermano fonti ucraine, “è già iniziata”. Il consigliere del ministro dell’Interno ucraino, Vadym Denysenko, ha segnalato esplosioni durante la notte nella regione di Dnipro e ha aggiunto che anche il bombardamento di Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina, è continuato. Primo obiettivo dell’attacco russo sarebbe, secondo lo stesso, la città di Izium, poi toccherebbe a Dnipro, considerata un “obiettivo strategico”.
Intanto oggi si è tenuto l’incontro tra il cancelliere austriaco Karl Nehammer e il presidente russo, Vladimi Putin. Al momento non ci sono notizie in merito a quanto accaduto, ma fonti fanno sapere che non si è trattato di un incontro amichevole. Il cancelliere austriaco avrebbe detto a Putin che le sanzioni contro la Russia saranno ulteriormente inasprite “finché le persone continueranno a morire”. Il cancelliere è fermo sulla posizione dello stop alla guerra “da entrambe le parti”.
Nel frattempo il conflitto bellico non lascia scampo. Il bilancio dei morti, cresce di ora in ora. Sono almeno 1.842 le vittime civili dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, tra cui 148 bambini. I dati sono stati diramati nell’ultimo bollettino dell’Onu. I feriti sono almeno 2.493, di cui 233 minori. Le cifre, sottolinea l’agenzia Onu, sono sottostimate, viste le difficoltà negli accertamenti sul terreno.