Le stazioni del vecchio bike sharing diventate rottami. In attesa dell’attivazione del nuovo servizio (si spera entro l’estate) i cittadini tornano a chiedere la rimozione delle vecchie stazioni, a cominciare da quella in corso Italia.
“Sindaco Antonio Decaro potrebbe far rimuovere questo pericoloso scempio dai marciapiedi di corso Italia? – si lamenta così un cittadino sulle pagine Facebook – Questa rastrelliera dedicata al ‘fu’ bike sharing e orribile da vedersi ed altresì pericolosa in quanto rotta, arrugginita e pericolante”. E aggiunge, tra l’altro, come potrebbero essere utili “due bei cartelli per indicare la stazione Metro Quintino Sella vicino le scale del sottovia per non far impazzire i turisti minuti di smartphone con Google Maps che finiscono puntualmente all’interno dell’area ferroviaria”.
In effetti sono trascorsi cinque mesi dalla data inizialmente annunciata dal Comune di Bari per il lancio del servizio di bike sharing a marchio Vaimoo. Da ottobre 2021, l’attivazione di 42 postazioni diffuse sul territorio comunale, con la disponibilità di 230 biciclette muscolari e 80 elettriche, era stata rinviata “entro la primavera 2022″.
A marzo è arrivato l’ennesimo slittamento, a causa dell’iter procedurale per le autorizzazioni della Soprintendenza necessarie all’installazioni di 35 impianti pubblicitari cittadini che l’azienda pugliese gestirà in modo da rendere sostenibile economicamente il progetto di mobilità condivisa. L’investimento complessivo sarà di oltre 2.300.000 euro a cui si aggiungeranno quattro milioni di euro per la manutenzione.
Soldi che, va specificato, si potranno recuperare con la pubblicità e il canone corrisposto dal Comune di 60mila euro l’anno, al quale si aggiungeranno altri 700mila euro una tantum. Secondo i calcoli dell’amministrazione, il valore della concessione per tutti i 20 anni sarà di 30 milioni di euro.
(foto Facebook)