“Le strade di Bari sono pericolose, ma al sindaco non interessa. Si occupa della città solo quando ci sono gli eventi e in generale per farla apparire bella. Se poi si scava, tante cose non vanno. Automobilisti, pedoni, ciclisti e anche chi gira in monopattino rischiano la vita ogni giorno”. Lo ha raccontato a Borderline24 Nicola, un residente del quartiere Libertà senza nascondere la propria preoccupazione, sia in qualità di cittadino, sia in qualità di genitore.
Dalla periferia al centro, sino a passare per le arterie principali che collegano la città, tra queste la 16 bis, le strade, nel Barese, sono piene di buche. A pagarne le conseguenze, il più delle volte, sono i cittadini. Questi ultimi, sia che percorrano i tratti in auto, sia che lo facciano a piedi o con bici e monopattini, devono letteralmente fare lo slalom per non “saltare dal proprio posto sul mezzo e rischiare di perdere il controllo”. Già in passato, situazioni analoghe erano state segnalate da moltissimi, in diverse zone. Oggi, seppure in alcune zone siano stati effettuati interventi e, attualmente, ci sono lavori per il rifacimento dell’asfalto (come ad esempio in corso Vittorio Emanuele), basta fare un giro per la città per rendersi conto di quanti luoghi, ancora, siano nello stesso stato ormai da molto tempo.
Via Caldarola, via Bruno Buozzi, via Dante, via don Bosco, via Piccinni, corso Mazzini, viale della Repubblica, la zona della stazione centrale, ma anche la zona ateneo, la 16 bis nel tratto che collega Catino a Palese. Sono solo alcune delle zone segnalate dagli stessi cittadini che, in particolare negli scorsi giorni, hanno invitato il sindaco a farsi un giro. “Non voglio polemizzare – ha proseguito Nicola – il ‘pronto soccorso’ per le buche funziona, è efficace, ma si tratta di soluzioni temporanee, non possono che durare poco. In questi giorni poi la città è un cantiere continuo, si sta lavorando sull’asfalto di alcune zone, ma questo non cambia i disagi che tanti sono costretti a vivere. Non è facile, ma non serve ricordarsi della città solo quando deve apparire bella per un evento rinomato” – ha concluso.
Alle sue parole fanno eco quelle di tanti altri cittadini che negli scorsi giorni hanno voluto dire la propria, sottolineando la situazione di disagio che vivono ormai da diverso tempo. “Chiederò al sindaco i danni – ha detto un cittadino – le gomme della mia auto sono distrutte”. “Sabato sera ho spaccato una gomma in via Caldarola” – ha sottolineato un altro. “Bari è una città groviera, mi sono stancata di arricchire i gommisti” – ha raccontato un’altra residente. “Si pensa solo alle inaugurazioni, alle piste ciclabili, ai rondò faraonici, ma ci si dimentica della manutenzione delle strade. Girare per strada è pericoloso” – hanno raccontato altri due residenti. “Bari sta cambiando, ma la verità è che cambia solo quando c’è il Bifest o quando viene il Papa. Per tutto il resto del tempo è una città abbandonata. Le buche sembrano crateri” – ha sottolineato un altro.
In passato non sono mancati gli incidenti proprio per via delle buche, con situazioni che diventano ancora più pericolose soprattutto quando piove. “Il Comune dovrebbe far girare una stazione mobile addetta alle riparazioni stradali – hanno detto infine due cittadini – ci sono molte strade pericolose. Eppure sembra che non ci sia interesse. Poi quando ci spacchiamo le gomme dobbiamo pure fare causa, e spaccarsi le gomme è solo una minima parte di quello che potrebbe accadere” – hanno concluso.