Il Tribunale di Bari ha archiviato l’indagine riguardante la morte di un bambino di 18 mesi, investito e ucciso nel marzo 2021 dall’auto guidata dal padre, nel corso di una manovra in retromarcia.
Secondo il pm e il gip che ha accolto la richiesta di archiviazione, l’incidente, avvenuto alla periferia di Modugno, fu una “tragica fatalità”. L’uomo, come accertato nell’analisi delle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza si trovava “nell’impossibilità di scorgere la presenza del piccolo” che all’improvviso, quando il padre era già alla guida e con l’auto in moto, si posizionò sulla parte posteriore del veicolo “al di fuori del campo visivo del conducente”.
Una volta essersi accorto di aver investito il figlio, l’uomo, allora 31enne, lo portò immediatamente in ospedale, ma le lesioni erano troppo gravi. Il magistrato, concluse le indagini, ha ritenuto che una “sfortunata sequenza di eventi fortuitamente dava luogo alla più tragica e dolorosa delle conseguenze: la morte di un bambino per effetto della condotta, penalmente non rimproverabile, del suo genitore”.
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