La crescita dei prezzi di pane e pasta trova conferma sia nei dati sull’inflazione di marzo 2022 dell’Istat, sia negli ultimi numeri diffusi dal Mise. In Italia, nell’ultimo mese, si registra un incremento dei prezzi del +5,8% per il pane e del +13% per la pasta, con i rincari più elevati a Terni (+9,9%).
Secondo il report di Assoutenti, Bari è tra le città con la tendenza dei prezzi più preoccupante. Infatti il costo di un chilo di pane nel capoluogo pugliese è passato da 1,39 a 1,45 euro. E nel mese di marzo 2022 i baresi hanno dovuto pagare questo prodotto alimentare essenziale mediamente il 4,3% in più.
Per questo motivo, anche l’Adoc Puglia partecipa all’Assemblea generale di oggi 6 aprile per presentare al Governo, “un pacchetto di misure contro i rincari di alimentari, carburanti e bollette energetiche, e chiedere alla politica maggiore attenzione verso la situazione di crisi in cui versano gli utenti”.
Nel resto della nazione, l’Istat registra Assoutenti riporta a poca distanza troviamo Cremona, con aumenti al dettaglio dell’8,4% su base mensile, mentre al terzo posto tra le città dove il pane rincara di più si piazza Padova (+6%). La situazione peggiora sul fronte della pasta, e la Calabria si aggiudica la maglia nera dei rincari: a Catanzaro il prezzo al chilo passa in un solo mese da 1,22 euro a una media di 1,41 euro, con un incremento del +15,6%. A Reggio Calabria si registra un aumento del +13%, simile a Cosenza (+12,5%).
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