Il diffondersi della variante Omicron ha determinato un aumento delle infezioni soprattutto tra i più piccoli e come diretta conseguenza un aumento dei casi anche tra i pediatri. A confermarlo a Borderline24 il vice presidente nazionale Federazione Italiana Medici Pediatri, Luigi Nigri. “Siamo i più esposti, – spiega – i bimbi sono stati contagiati a tappeto e quindi diversi di noi hanno contratto il virus. Lo stiamo prendendo un po’ tutti ed è veramente alta al momento la percentuale dei miei colleghi contagiati.
I sintomi di questa Omicron sono quasi sempre leggeri: durano per due giorni, solo raffreddore e qualche linea di febbre. “La tosse – spiega ancora Nigri – è il sintomo più fastidioso. Ma non abbiamo avuti casi gravi in almeno la stragrande maggioranza dei casi. Pur utilizzando tutte le misure di precauzione, Omicron è fortemente contagiosa, come il morbillo. Quindi è toccato a tutti noi pediatri contrarre questa variante, malgrado le tre dosi di vaccino”.
Il problema però riguarda le sostituzioni. “Dovendo star fermi per 10 giorni- -commenta Nigri – abbiamo difficoltà a trovare chi ci sostituisce. Non abbiamo giovani pediatri liberi e questo ha causato non pochi disagi”.
A confermare il problema è anche il pediatra barese Antonio Di Mauro: “Sono positivo – racconta sulla sua pagina Facebook-. Sto bene. Sono vaccinato. Solo febbre, naso chiuso, tosse e dolori muscolari. Era inevitabile per il grandissimo numero di bambini positivi in queste ultime settimane. Ora sono in isolamento. Lascio tanti piccoli pazienti senza assistenza pediatrica. Sostituti – precisa – non ce ne sono. I pediatri sono rari e preziosi. La mia assenza graverà sui colleghi della rete, dell’ospedale e della continuità assistenziale, che ringrazio. Per quello che potrò fare – conclude – attiverò i canali di telemedicina laddove richiesto”.