Sette i corridoi umanitari aperti, incluso un nuovo tentativo per evacuare Mariupol in Ucraina. “Quasi 40.000 persone sono già arrivate a Donestk o in Russia. Sappiamo che i genitori sono separati dai loro figli. 17 bambini hanno lasciato l’ospedale non so in quale direzione, i genitori sono stati evacuati a Zaporozhzhya”, ha detto il sindaco di Mariupol Vadym Boychenko, come riporta Unian. La Turchia intanto è pronta a fornire navi per l’evacuazione di civili e feriti da Mariupol, riferisce l’agenzia Anadolu.
Pesanti battaglie sono in arrivo nelle regioni orientali e meridionali dell’Ucraina, ha detto in tv il consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych, citato dal Guardian. Almeno 20 corpi di uomini in abiti civili sono stati trovati in una strada di Bucha, città a nord-ovest di Kiev appena liberata dall’occupazione russa.
Si contano quattro feriti dopo le proteste a Enerhodar, nel sud dell’Ucraina, che sono state disperse con la forza dagli occupanti russi. Lo ha riferito il difensore civico per i diritti umani Lyudmila Denisova, affermando che alcuni dei feriti sono gravemente ustionati. Denisova – riferisce la Bbc – ha aggiunto che i russi hanno aperto il fuoco sui residenti ed alcuni sono stati arrestati. In precedenza erano stati diffusi dei video che mostravano i cittadini di Enerhodar, che ospita il principale impianto nucleare d’Europa, fuggire dopo delle esplosioni avvertite in una piazza.
Ed è stato trovato morto il fotoreporter ucraino Maxim Levin, scomparso da 20 giorni su linea del fronte. Levin, 41 anni, ucciso da due colpi, è il sesto giornalista rimasto ucciso in Ucraina dall’inizio della guerra. Del suo compagno di viaggio e collega di Maxime Lavin, il fotografo Oleksiy Chernyshov, non si hanno invece notizie
“Oltre alla vittoria, il popolo ucraino non accetterà nessun risultato”, così Zelensky in un’intervista a Fox News. Il presidente, dopo aver ribadito che non rinuncerà mai ad alcun territorio ucraino, torna a dire, contrariamente a quanto dichiarato nei giorni scorsi, che “non ammettere l’ Ucraina nella Nato è un errore” perché Kiev renderebbe l’Alleanza “molto più forte”. “Non siamo uno Stato debole. Non stiamo proponendo di renderci più forti a spese della Nato. Non saremmo un’aggiunta, ma una locomotiva”, assicura nella sua intervista a Fox news nella quale aveva già detto che non avrebbe accettato “nessun altro risultato se non la vittoria”.